Estratto dell’articolo di Giuseppe Scarpa per www.repubblica.it
vittorio sgarbi
Tra Natale e Capodanno Vittorio Sgarbi è stato interrogato per evasione fiscale e in una procura, quella di Roma, deserta. Di fronte ai pm che l’accusano di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, per un totale di 700 mila euro, il sottosegretario ha preso un impegno: salderà il suo conto con l’agenzia delle entrate. Una promessa che ad oggi non sarebbe stata ancora onorata, tuttavia è possibile che il sottosegretario alla Cultura la manterrà nei prossimi giorni.
quadrophenia vittorio sgarbi meme by emiliano carli per il giornalone la stampa
Ad ogni modo c’è da chiedersi se, questa ipotetica mossa di Sgarbi, avrà poi un peso sull’esito dell’inchiesta ancora non definita: in quale misura impatterà sull’indagine dei magistrati Mario Dovinola e Francesco Saverio Musolino?
Il caso ruota attorno a un quadro dei primi del Novecento. Nell’ottobre 2020, Sabrina Colle, la compagna del politico si aggiudica in un’asta «Il giardino delle fate», del maestro Vittorio Zecchin. In sostanza, Colle avrebbe agito — secondo il nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Roma — per conto di Sgarbi.
LA CANDELA AGGIUNTA NEL DIPINTO LA CATTURA DI SAN PIETRO - DI RUTILIO MANETTI
Tutto questo per aggirare il fisco. Il sottosegretario aveva una serie di debiti con l’erario e avrebbe preferito non intestarsi questa opera d’arte, questa la tesi. Quindi, per la procura, il reale acquirente era il politico.
Sgarbi, lo scorso ottobre, […] aveva spiegato che si trattava di «sequela di bugie» che procurano «un grave danno reputazionale mio e di tutti gli altri soggetti citati, accomunandoli a ipotesi di reato che, in quanto fondate su presupposti falsi, configurano una grave calunnia per la quale, adesso, si renderà necessaria anche una denuncia alla Procura della Repubblica».
VITTORIO SGARBI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
Adesso, però, il critico d’arte ha comunicato agli inquirenti di voler saldare i conti in sospeso con l’agenzia delle entrate. La vicenda de «Il giardino delle fate» non è l’unica opera d’arte finita nel mirino delle procure. Non è insomma l’unico problema che il politico ha con la giustizia […]. Sgarbi a metà gennaio ha subito il sequestro di una tela attribuito al pittore del Seicento senese Rutilio Manetti. In questo caso Sgarbi è indagato per riciclaggio di beni culturali.
Al centro della vicenda c’è una tela del 1600 rubata nel castello di Buriasco (Torino) denunciato dalla proprietaria Margherita Buzio il 14 febbraio 2013 ai carabinieri di Vigone. L’accusa per Sgarbi è aver compiuto sullo stesso dipinto, in concorso con persone ignote, una modifica all’opera facendo nella tela una torcia.
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Il critico d’arte ha sempre respinto ogni accusa sostenendo di averlo rinvenuto in un immobile acquistato dalla fondazione Cavallini-Sgarbi. Un’opera che poi venne esposta nel 2021, presentata come un inedito di Rutilio Manetti, a Lucca nella mostra curata da Sgarbi dal titolo «I pittori della luce». Il critico ha più volte ribadito che il quadro di Rutilio Manetti è suo e che «la fiaccola c’è sempre stata» mentre quello rubato a Buriasco «è una brutta copia».
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