VITTORIO SGARBI
“Sono pochi soldi ma i Cinque Stelle se lo meritano. Fanno la morale a chiunque su tutto, sui vitalizi e altre cose e poi rubacchi. E’ una piccola miseria, qualche migliaia di euro. Ancora peggio: sono dei piccoli vermi schifosi, e Di Maio è un vermicello ridicolo e inguardabile”.
Lo dice Vittorio Sgarbi a La Zanzara su Radio 24. “Stanno morendo di quello di cui hanno accusato gli altri – dice Sgarbi – e sono peggio degli altri, che rubavano milioni di euro. Loro invece hanno preso poco, fanno schifo, fanno cagare. Meglio rubare tanto che rubare poco. Peggio rubare poco che tanto. Rubare tanto è meglio, posto che rubare è sbagliato ovviamente. Questi hanno rubato per sé, almeno nella prima Repubblica rubavano per il partito”.
vittorio sgarbi sul wc
“Sono dei finti rimborsi – insiste Sgarbi - cinque, diecimila euro. Ha ragione persino il modesto Cesa quando dice i primi da impiccare sono i moralisti. Ma era una frase di Nietzsche, e loro nemmeno lo sanno. E’ una pura metafora. La realtà è che non bisogna restituire nulla. Ma se lo dici e non lo fai…”. Di Maio ha detto che chiede scusa a quelli del collegio per aver attirato la candidatura di Sgarbi: “Il problema vero è che è uno iettatore, porta iella, ti tocchi le palle e i coglioni quando lo vedi, con quel suo cappottino nero…”.
Luigi Di Maio - LinkCampus-
Ma ha un sacco di ammiratrici: “Sì, perché ormai la perversione è molto diffusa. Sono forme di perversione., Te lo puoi infilare come una supposta nel buco del culo…Poi lo lasciano tutte. Poi fa un effetto cacarella, quando stai con Di Maio, quando qualcuna lo scopa poi ti viene la cacarella, la diarrea. E’ come il Guttalax, ti fa venire la cacarella. Ignorante come una capra. Non sapeva nemmeno chi era Imbriani, di Pomigliano, un grandissimo scrittore dell’800”.
Poi attacca il sindaco di Roam Raggi, elogiando in alcuni casi la necessità delle tangenti: “Era meglio pagare una tangente per non fare la Nuvola di Fuksas. La Raggi per esempio, quel branco di disperati, non sono riusciti a vincolare le ville liberty del Quartiere Coppedè che verranno buttate giù per fare dei condomini. E’ come il sacco di Palermo. La Raggi è come Ciancimino”.
LUIGI DI MAIO BACIA LA TECA DI SAN GENNARO
A Urbino però sono incazzati, Vittorio. Hanno fatto i conti e in tre anni da assessore alla Cultura sei stato assente 155 volte, nove volte su dieci, incassando 55mila euro di indennità fino a quando ti sei dimesso: “Sono contento di essere stato poco. Mica devo essere presente. Ho fatto più mostre io che loro in 35. Fine. L’assessore produce mostre non va lì a fare le comparse. Sono delle teste di cazzo, morti di sonno e rotti inculo. Dicessero quello che ho fatto io in tre anni e quello che hanno fatto loro in 40. Cosa vado a fare? Le giunte non servono a niente. Vadano a fare in culo queste teste di cazzo. Non hanno fatto nulla, niente. Mai trovato un euro, nulla. Vadano a dar via il culo, vadano a fare i p…”.
LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO