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    A WESTMINSTER NE RIMARRÀ SOLO UNO (FORSE) - SI ABBASSA LA SOGLIA PER L'ESPULSIONE DAL PARLAMENTO DI DEPUTATI BRITANNICI ACCUSATI DI AGGRESSIONI SESSUALI O EPISODI VIOLENTI GRAVI – IL TESTO DEL PROGETTO DI LEGGE BIPARTISAN, APPROVATO IN PRIMA BATTUTA DALLA CAMERA DEI COMUNI, PREVEDE LA POSSIBILE ESCLUSIONE DI DEPUTATI COINVOLTI IN INDAGINI GIÀ PRIMA DI QUALUNQUE INCRIMINAZIONE. BASTERÀ IL SEMPLICE VOTO DEL COMITATO SUGLI STANDARD E…


     
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    WESTMINSTER WESTMINSTER

    (ANSA) - Si abbassa la soglia per l'espulsione dal Parlamento di deputati britannici che siano accusati di aggressioni sessuali o episodi violenti gravi, dopo tutta una serie di scandali più o meno recenti. Almeno secondo il testo di un progetto di legge bipartisan approvato in prima battuta dalla Camera dei Comuni, malgrado riserve e critiche venute dallo stesso governo conservatore di Rishi Sunak, e commentato oggi con evidenza sui media.

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    Il testo, promosso in particolare da deputate donne d'opposizione (laburiste e liberaldemocratiche), ma anche da alcuni esponenti della maggioranza Tory, prevede la possibile esclusione da Westminster di deputati coinvolti in indagini del genere - in caso di arresto, ma prima anche di qualunque incriminazione - con il semplice voto della comitato sugli Standard: commissione parlamentare di cui fanno parte come membri titolari 7 deputati.

     

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    L'esecutivo, per iniziativa della ministra Penny Mordaunt, aveva proposto una versione alternativa in cui l'espulsione da parte della commissione sarebbe potuta scattare solo dopo un'eventuale incriminazione, primo atto pubblico di qualunque investigazione nel sistema giudiziario britannico.

     

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    Mentre alcuni deputati, fra cui figure di spicco del Partito Conservatore, hanno avanzato apertamente dubbi di costituzionalità sul testo approvato, contestando che un comitato ristretto di soli 7 parlamentari possa avere il diritto di emettere provvedimenti disciplinari fino alla revoca d'autorità di un mandato popolare elettorale in assenza di condanne e senza nemmeno passare per il voto dell'aula. Prima di un approvazione definitiva, e di eventuali ricorsi legali, il progetto di legge dovrà in ogni caso superare altri passaggi nell'iter parlamentare.

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