Franco Ordine per il Giornale
pioli milan
La Roma di Mourinho ha due caratteristiche che sembrano fatte apposta per mettere in difficoltà il Milan di Pioli. La prima: dopo il Napoli, ha il miglior rendimento fuori casa. Insomma viaggia comoda, molto meglio che all'Olimpico viene da aggiungere dove ha il compito di fare la partita. E a San Siro ha già mandato in tilt l'Inter di Simone Inzaghi.
La seconda: tra punizioni e rigori, è capace di ricavare il maggior numero dei suoi gol. E si sa, breve nota a seguire, il Milan sui calci piazzati altrui, soffre qualche pena. Ma non è questa la spina in gola di Stefano Pioli che continua a fare i conti con un elenco di infortunati molto lungo.
RAFAEL LEAO
L'argomento (la mancanza di alternative utili da schierare in questo mese di gennaio che è una maratona di partite, coppa Italia e super-coppa d'Italia comprese), si capisce al volo dalla postura del tecnico in conferenza-stampa, non è molto gradito eppure è uno degli elementi che spinge qualche osservatore a considerare il Milan poco credibile quale rivale del Napoli. Il rendiconto sul tema è il seguente: Ibra rientrerà a Milanello la prossima settimana, per Maignan non c'è ancora una data utile, Messias e Origi sembrano recuperabili tra Torino e Lecce, Rebic e Krunic invece a fine mese, Kjaer è alle prese con un lavoro di riabilitazione «dopo un diale problematico», parole e spiegazione dello stesso Pioli.
Dovesse fare i conti soltanto con il pessimismo dei pronostici, Pioli risulterebbe felicissimo. Il ruolo di "under dog" del campionato gli è sempre garbato, per dirlo alla toscana e gli ha fruttato un paio di risultati eccellenti (secondo posto e scudetto) grazie alle qualità anche morali del gruppo.
PIOLI
«Noi non contiamo i punti di distanza dal Napoli, noi facciamo la nostra corsa sapendo che dobbiamo fare tanti punti» è la risposta generica del tecnico rossonero che, a dire il vero, rispondendo a una domanda, espone sul tema la sua filosofia. «Se vuoi essere felice non cercare la perfezione»: ecco il suo nuovo mantra. Il Milan non cerca la perfezione ma almeno la possibilità di giocarsi le sue carte fino in fondo alla stagione che è lunghissima, oltre che impegnativa. Perciò nel frattempo deve puntare sugli stessi protagonisti di Salerno: identico lo schieramento, identico l'elenco dei convocati e nessun calcolo sulla diffida di Tonali perché non è il caso di lasciarsi condizionare da questi dettagli.
«Avrò bisogno di tanti, saremo pronti, farò scelte di volta in volta» la risposta rassicurante del tecnico milanista.
dybala
Questo significa che come a Salerno si riparte dai soliti 11 con pochi ricambi a disposizione e da Leao col quale Pioli chiarisce un aspetto («con lui non parlo di contratto ma solo di calcio»). Se Zaniolo e Dybala sono le carte a disposizione di Mourinho, Pioli conferma anche CDK in panchina perché questo è il metodo per portarlo in condizione. Come si è intravisto a Salerno.
paulo dybala