Gabriele Romagnoli per “La Stampa”
ivana trump.
Nell'ultima immagine che di sé ha voluto tramandare al mondo che le sopravvive Ivana Trump spara un sorriso sotto un elmetto di pelo. Indossa un piumino argentato. Si appoggia ai bastoncini da sci. È a Saint Moritz, l'anno è il 1997, ha appena divorziato da Riccardo Mazzucchelli, sta per invaghirsi di Roffredo Gaetani. Le restano 25 anni di vacanze, profumi, amori, sorprese, delusioni, prima di cadere dalle scale.
Quella fotografia è stampata sulla partecipazione al suo funerale, «celebrazione della vita», oggi all'una e trenta ora di New York, mentre poco lontano, nel suo amato ristorante Nello, serviranno il pranzo, tra orsi di peluche rossi sistemati sulle sedie vuote e qualcuno che, come faceva lei, ordinerà il «galletto» per 62 dollari.
Da casa sua, al numero 10 della 64ma (subito girato l'angolo della Quinta strada) alla chiesa sulla Lexington è un viaggio breve: tre isolati. L'edificio in cui si è chiuso il sipario ha l'aspetto di un mausoleo bianco: sette piani di cui cinque fuori terra. È un quartiere per vecchi. Dal giorno della sua morte un anziano fotografo di nome Omar staziona davanti al portone per riprendere chi viene e va.
fred, donald e ivana trump
Al momento ci sono cinque mazzi di fiori di cui quattro eretti. Due biglietti con dediche affettuose, uno conclude con un pensiero anche «per il tuo ex marito e nostro prossimo presidente». Altri singolari omaggi sono posati a terra: un tester di un profumo Armani e alcuni di rossetti dal colore vermiglio. Le donne che li hanno lasciati hanno pensato a cose che la consorte del faraone avrebbe voluto portare nella tomba.
Quelle che vedrò passare e fermarsi avranno tutte la stessa età indecifrabile, eppure per questo dichiarata, sotto i cappelli, le lenti scure, i ritocchi al viso, i foulard intorno al collo con gli scacchi, le fantasie, i monogrammi d'autore. Le anima la compassione, le sfiora il brivido. Si sa che anche i ricchi piangono, anche i ricchi muoiono, ma non ci si aspetta la banalità di un inciampo, la testa contro il gradino, le ore senza più vita ad aspettare che qualcuno apra la porta.
donald e ivana trump.
Una solitudine voluta. Ivana Trump si era ritirata in quel maniero metropolitano. Teneva con sé metà delle ceneri dell'ultimo marito, Rossano Rubicondi. Imponeva al personale di arrivare a mezzogiorno e sparire prima del tramonto. Al risveglio si era fatta il caffè da sola, la tazza riversa accanto a lei, macchie scure sul tappeto rosso steso lungo le scale. C'era anche un ascensore, ma lei preferiva le scale, perfino quando, come nell'ultima mattina, era sola.
Il divismo è un esercizio, non un'improvvisazione. Aveva fatto dipingere un trompe l'oeil alla parete che accompagna la discesa: un'altra reggia di marmo, un grande giardino, il cielo. Sfilava tra angeli di pietra. Il suo seguito: uno yorkshire di nome Tiger. Non fiori, ma donazioni a un ente di assistenza per cani. Le stanze della casa sono arredate in stile Trump.
È stata lei a crearlo, Donald le aveva dato mano libera in tutte le sue proprietà, il suo aspetto dorato è un riflesso nell'occhio di Ivana. Nella sala da pranzo anche le tende hanno i loro carati. Ha cenato lì, l'ultima sera. Ha disdetto gli impegni, la partenza per gli Hamptons, posposto il viaggio a Saint Tropez. L'anca le provocava dolore, faticava a camminare. A chi le consigliava di andare dal medico rispondeva: «I dottori mi mettono tristezza».
polizia fuori dall appartamento di ivana trump
Fatte le proporzioni, nient' altro che la cocciuta zia che tutti hanno avuto, dispersa in un bilocale in periferia, sospettosa di ogni badante. È quella matrice a rendere riconoscibili tutte le esistenze, perfino le più singolari, l'ampiezza degli scarti richiede soltanto una maggiore apertura del compasso per contenerli.
Le esequie si annunciano come un ricevimento, con aerei privati in atterraggio dall'Europa e l'attesa per l'ex marito, arrivato lunedì sera a New York. Con lui anche la moglie Melania, riparata da lenti scure. Nella frenesia delle anticipazioni la sua presenza è data per possibile, ma solo per supporto al marito e ai tre figli che ebbe con Ivana.
La chiesa è dedicata a San Vicent Ferrer, detto anche il tredicesimo apostolo, beato spagnolo vissuto a cavallo del 1400, autore di miracoli a profusione: gli si attribuiscono almeno 28 resurrezioni.
la chiesa St. Vincent Ferrer di new york
Rispecchia il quartiere: una candela votiva costa 5 dollari. Nel suo secondo memoir Frank Mc Court, l'autore di Le ceneri di Angela, scrive: «La gente che va in questa chiesa condivide i messali e canta gli inni in coro perché sa che la domestica è rimasta nelle loro case di Park Avenue a tener d'occhio il tacchino. I loro figli e le loro figlie hanno l'aspetto di chi è tornato a casa dalle università dove studia e sorride agli altri nel banco, che pure sono tornati dagli stessi luoghi. Possono permettersi di sorridere perché tutti quanti hanno denti così candidi che se cadessero nella neve sarebbero perduti per sempre».
Si riconosceranno per essersi già incontrati sulle piste di Gstaad, davanti a un camino ad Aspen, in una stanza dorata a Davos. La donna sugli sci nel cartoncino raccontava di essere stata convocata per le Olimpiadi, con la nazionale cecoslovacca, quando si chiamava Ivana Marie Zelnickova. Negli archivi non risulta, ma la storia è franata su molti fatti accaduti prima dell'89. Se lo ricorderà forse su madre Marie, nata Francova nel 1926, ex centralinista, a cui il destino non ha risparmiato di essere, domani, ancora viva.
ivana trump 9 ivana trump 8 ivana trump a mar a lago donald trump e ivana trump ivana e donald trump ivana e donald trump 2 ivana trump donald e ivana trump in russia nel 1977 donald e ivana trump a san pietroburgo ivana trump rossano rubicondi 2 DONALD E IVANA TRUMP donald e ivana trump a un matrimonio ivana e donald trump nello spot di pizza hut donald e ivana trump 1 ivana e donald trump. david lynch isabella rossellini ivana trump ivana trump ivana trump 1 donald, ivana e ivanka trump il ristorante altesi di new york, dove ha cenato ivana trump prima di morire