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    STAR WAGS - SI È CONCLUSA LA BATTAGLIA LEGALE TRA LA MOGLIE DI WAYNE ROONEY E REBEKAH VARDY, CONSORTE DI JAMIE, PER IL CASO CHE È STATO RIBATTEZZATO IN INGHILTERRA "WAGATHA CHRISTIE" - LADY VARDY È STATA GIUDICATA COLPEVOLE DI AVER PASSATO INFORMAZIONI CONFIDENZIALI DI ROONEY AI TABLOID INGLESI E DOVRÀ PAGARE 3 MILIONI DI STERLINE DI SPESE LAGALI - ECCO COME LA MOGLIE DELL'EX CAPITANO DEL MANCHESTER UNITED ERA RIUSCITA A SMASCHERARE LA TALPA...


     
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    coleen e wayne rooney 1 coleen e wayne rooney 1

    Paola De Carolis per www.corriere.it

     

    Chi ha vinto? Si è conclusa la battaglia disputata all’Alta Corte di Londra che per diverse settimane ha appassionato il Regno Unito. Nella causa tra le due Wags – acronimo che sta per mogli e compagne dei calciatori - la giudice proposta al caso ha dato ragione a Coleen Rooney, presentatrice televisiva, reginetta dei social e moglie del giocatore e allenatore Wayne.

     

    Si tratta di una saga che sa di celebrità e gossip — dagli abiti delle due protagoniste, alle abitudini del loro entourage, dalle vacanze esotiche all’estero, alla fragilità di una fama costruita sui social — che, se ha occupato pagine e pagine di giornali e riviste nonché ore di trasmissioni televisive, si è rivelata salatissima per chi ha prevalso così come per ha perso, con costi legali astronomici: circa 1,5 milioni di sterline a testa.

     

    Le origini della causa per diffamazione risalgono ad alcuni anni fa, quando Rooney rivelò sui social di aver scoperto chi era la falsa amica che continuava a passare informazioni confidenziali ai giornali.

    rebekah e jamie vardy 1 rebekah e jamie vardy 1

     

    La colpevole era Rebekah Vardy, moglie di Jamie, calciatore dai piedi d’oro con una moglie – indicò Rooney - chiaramente incapace di rispettare la privacy altrui. Un j’accuse inappellabile: Rooney aveva infatti passato alle sue conoscenti informazioni diverse per individuare la fonte degli articoli sulla stampa, tecnica simile a quella utilizzata in un giallo di Agatha Christie cui si deve il soprannome dato alla vicenda, Wag-atha Christie.

     

    Vardy ha sostenuto la sua innocenza accusando Rooney di averle distrutto vita e professione: la sua immagine è stata per sempre alterata. Dai messaggi sul cellulare era emerso durante le udienze che a far filtrare informazioni su Rooney al tabloid Sun era stata l’agente di Vardy, Caroline Watt, ed è questo uno dei dettagli che ha portato la giudice a una sentenza che non ha risparmiato parole dure.

     

    il post di coleen rooney dove scrive di aver scoperto la talpa il post di coleen rooney dove scrive di aver scoperto la talpa

    La testimonianza di Vardy — ha precisato — è stata «palesemente incoerente, evasiva o implausibile».

     

    La giudice ha aggiunto che è probabile che Vardy e la sua agente abbiano «deliberatamente distrutto» prove che avrebbero potuto incastrarle, ovvero una chat su WhatsApp e un telefono, «accidentalmente caduto» nel Mare del Nord.

     

    Rimane ora da capire perché Vardy abbia insistito su una causa costosissima ed estremamente dannosa anche quando la giudice aveva invitato le due parti a trovare un accordo: ma questo forse fa parte dei misteri delle vite dei vip.

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