Federica Cocchi per gazzetta.it
djokovic con una fan a marbella
Djokovic è ancora lì. A Melbourne il ministro Hawke e il premier Morrison non hanno sciolto le riserve e non lo faranno per le prossime ore. Ma la vita tennistica va avanti e nella notte è stato sorteggiato il tabellone maschile che vede il numero 1 al mondo al suo posto, testa di serie numero 1.
IL SUO PERCORSO
Se dunque tutto restasse invariato il serbo, nove volte campione del torneo, inizierà l'avventura affrontando il connazionale Miomir Kecmanovic, al secondo turno invece avrà Tommy Paul, al terzo uno tra Sam Querrey o il nostro Lorenzo Sonego e agli ottavi uno tra Gael Monfils o Cristian Garin. Ai quarti invece è attesa la supersfida con il nostro Matteo Berrettini, testa di serie numero 7, in semifinale invece dovrebbe avere uno tra Rafael Nadal o Alexander Zverev, prima della finale con Daniil Medvedev.
djokovic
COME NULLA FOSSE
Subito dopo la revoca del suo sto, Novak Djokovic si è letteralmente lanciato in campo. Cercando di recuperare il tempo perduto. Nole si sta allenando ogni giorno sulla Rod Laver Arena che l'ha visto trionfare nove volte. Insieme a lui il super coach Goran Ivanisevic, mentre la sua preparazione atletica è seguita come sempre dall'italiano Marco Panichi. E mentre l'attesa per sapere che sarà di lui, e del tabellone, si prolunga, i problemi "legali" aumentano.
La Spagna, infatti, sta indagando se Nole, non vaccinato, sia entrato nel territorio di Marbella senza i permessi richiesti e anche la Serbia avrebbe aperto un’inchiesta. Dal 20 settembre per i non vaccinati che entrano sul territorio spagnolo è necessaria una documentazione specifica, che il numero 1 al mondo non avrebbe presentato, o almeno non correttamente. Intanto sembra che, preso dalla disperazione, il padre di Nole, Srdjan, abbia cercato di contattare nientemeno che la Regina Elisabetta. Dai legali ai regali, ogni strada è buona.
Djokovic arriva a Melbourne
TSITSIPAS
Federica Cocchi per gazzetta.it
Lo hanno massacrato per mezza stagione per la storia (vera, va detto) dei suoi infiniti toilet break, e Djokovic lo aveva difeso. Ora Stefanos Tsitsipas si fa portavoce della delusione dei colleghi che, a differenza del numero 1 al mondo, hanno seguito alla lettera le regole per arrivare in Australia e partecipare al primo Slam della stagione.
Durante un collegamento con una televisione indiana, il greco è stato molto chiaro: "Ha giocato con le sue regole - ha detto Stefanos -. E ha fatto quello che molti giocatori non hanno potuto fare soprattutto che la Atp ha annunciato i criteri per entrare nel Paese".
Tsitsipas ha poi rincarato la dose: "Nessuno pensava di poter venire in Australia senza vaccinarsi e tenere conto dei protocolli. Ci vuole davvero molto coraggio per farlo ugualmente e mettere a rischio la partecipazione a un torneo del Grande Slam. È certamente qualcosa che difficilmente qualcuno potrebbe fare". E quando gli hanno chiesto se Nole dovrebbe essere ammesso a giocare l'Australian Open ha detto: "Ci sono due punti di vista: da una parte quasi tutti i giocatori sono completamente coperti dal vaccino e hanno seguito le regole per giocare il torneo.
tsitsipas
Dall'altro c'è qualcuno che ha preferito seguire la sua strada e che fa passare gli altri per stupidi...". Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Atp 97 giocatori sui primi cento sono vaccinati regolarmente. Oltre a Djokovic, che è sempre in attesa di giudizio, e il francese Herbert che ha addirittura ipotizzato di chiudere la carriera se fosse costretto a immunizzarsi, c'è Tennys Sandgren, che ha rinunciato a volare in Australia fedele ai propri principi.
DJOKOVIC19 djokovic djokovic certificato Djokovic si allena in Spagna il 31 dicembre 2