Estratto dell’articolo di Luca Serranò per https://firenze.repubblica.it/
nadine mauriot e jean michel kraveichvili uccisi dal mostro di firenze 8 settembre 1985
Potrebbero andare avanti anche da soli. Convinti che l’ultima speranza per una completa verità sul mostro di Firenze passi dalla scienza, e in particolare dalla sequenza di Dna individuata su un proiettile esploso nel 1985 durante l’omicidio di Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, e che ricorrerebbe in modo parziale su altri due reperti dei duplici omicidi del 1983 e del 1984.
Dopo l’annuncio dei giorni scorsi sulla scoperta di un Dna ignoto fatta dal proprio consulente, i familiari delle vittime francesi pensano a una mossa clamorosa, senza precedenti nella storia dei cold case italiani. Procedere in modo autonomo alla riesumazione del corpo di Jean Michel, sepolto in Francia a Audincourt, in Borgogna, per cercare eventuali tracce (in particolare sotto le unghie) da confrontare con la sequenza ricavata dal consulente. Questo se la procura di Firenze, che verrà presto informata degli sviluppi delle indagini difensive, dovesse opporre veti.
mostro di firenze delitto di nadine mauriot e jean 8 settembre 1985
A spiegarlo è l’avvocato dei familiari della coppia, Vieri Adriani: «Aspetto il via libera del fratello e della sorella di Jean Michel, il progetto è quello di chiedere la riesumazione in Francia», dice Adriani, che nei giorni scorsi, proprio sulla base della scoperta del proprio consulente, aveva annunciato la richiesta ai familiari (e, in caso di assenso, alla procura) di riesumare il corpo di un’altra vittima del mostro, Stefania Pettini, uccisa nel 1974.
Poi, nel dettaglio: «Ci sarà il nostro consulente che ha individuato la traccia sconosciuta, Lorenzo Iovino, affiancato da un genetista, filmeremo tutte le operazioni garantendo un approccio scientifico. È fuori di dubbio che Audincourt sia estraneo per definizione alla competenza territoriale della procura di Firenze, aspettiamo ora di capire se esistano impedimenti della legge francese».
MOSTRO DI FIRENZE - OTTO DUPLICI OMICIDI
Quanto alle spese, c’è già un piano: «Il problema dei costi per necrofori, personale cimiteriale, genetista e per quant’altro si rendesse necessario potrebbe essere superato con una raccolta fondi su forum, blog, e gruppi che trattano questo argomento. L’obiettivo è raggiungere 7-8 mila euro».
[...]
L’ultimo spiraglio si è aperto proprio grazie al lavoro dell’ematologo Lorenzo Iovino, impiegato negli Usa dove si occupa di trapianti di midollo. L’ematologo è partito dal lavoro svolto all’epoca dal professor Ugo Ricci (e dalla sua équipe) per conto della procura sui vari reperti balistici, in particolare sul proiettile — denominato V3 — trovato nel 2015 nel cuscino della tenda dei due fidanzati uccisi nel 1985.
mostro di firenze delitto di nadine mauriot e jean 8 settembre 1985 1
Nella relazione, Ricci indicava la presenza di un Dna completo (poi risultato riconducibile a quello del perito che aveva esaminato il reperto) mescolato a un altro rimasto ignoto: Iovino ritiene di aver scorporato in modo integrale il Dna sconosciuto, e di aver scoperto anche una parziale sovrapposizione con quello individuato su altri due reperti agli atti dei duplici omicidi di Horst Wilhelm Meyer e Jens-Uwe Rüsch (9 settembre 1983) e di Pia Rontini e Claudio Stefanacci (29 luglio 1984).
Da qui l’ipotesi, suggestiva, che si tratti della firma del Mostro (e non di una contaminazione accidentale). E la richiesta di confrontare la sequenza con quelle rilevate su alcuni reperti e con il Dna di alcuni indagati, oltre che di procedere con la riesumazione di chi lottò con il Mostro. [...]
pietro pacciani VITTIME DEL MOSTRO DI FIRENZE - OMICIDIO DEGLI SCOPETI la pistola signa mostro di firenze