Con questo articolo non offendete 7 artiste.
Calpestate tutte le donne uccise per mano dell'ignoranza.
La stessa ignoranza che ha generato questo articolo vomitevole.
Mi vergogno per voi.https://t.co/xBsK12lRww
— Emma Marrone (@MarroneEmma) June 14, 2022
Camillo Langone per ilfoglio.it
CAMILLO LANGONE
Sia riconsacrato il Campovolo di Reggio Emilia, profanato sabato dalle femministe in concerto (con femministi annessi, al guinzaglio).
Il Campovolo, per chi lo ignorasse, è il tempio della differenza sessuale in musica, essendo il palcoscenico prediletto di Luciano Ligabue che ci ha appena organizzato uno dei suoi maxiconcerti. Il cantante correggese è il massimo esemplare di Vir Padano, uomo dai nervi molto ben protesi, predicatore di Genesi 1,27 grazie alla voce baritonale e alle parole perfette rivolte alla donna “che ti tiene fra le sue tette / un po’ mamma un po’ porca com’è”.
Invece Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini e Laura Pausini (insieme ai collaborazionisti Diodato, Brunori Sas, Tommaso Paradiso...) hanno comiziato contro la violenza di genere e dunque, nel loro determinismo senza scampo e senza luce, contro il genere maschile.
EMMA
La Nannini indossava una maglietta con scritto “La femminilità è una trappola”, slogan lanciato da Simone de Beauvoir contro la natura e contro il creatore della natura, Dio... Sia riconsacrato il Campovolo di Reggio Emilia, con una cover ligabuesca del capolavoro di Vecchioni: “Voglio una donna donna / donna con la gonna”.
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