silvio berlusconi ignazio la russa
DAGOREPORT
Il Berlusconi uccellato al Senato sta accendendo una ribellione tra i parlamentari di Forza Italia: “Siamo bullizzati da Licia Ronzulli!”, esclamano cercando di non farsi sentire dal Banana e dai fedelissimi dell’ex infermiera: Mulè, Cattaneo, Barachini, Russo, etc.
La disfatta del Senato ha fatto salire il sangue agli occhi alla rasputin di Arcore. La prima vendetta: è saltato Paolo Barelli, alleato di Tajani, che era in predicato di fare il ministro. Al suo posto va il fido Cattaneo. E come capogruppo alla Camera si è fatto sotto Giorgio Mulè.
silvio berlusconi licia ronzulli
Ma l’ira funesta di Licia si è scaricata soprattutto su Matteo Salvini. Ce l’ha a morte con il suo amico del cuore, che era a conoscenza del sabotaggio forzuto verso La Russa, e pretendeva che anche la Lega si astenesse al Senato.
silvio berlusconi licia ronzulli matteo salvini
Ovviamente l’ex bagnino del Papeete se n’è fregato: non può permettersi di fallire la conquista della presidenza della Camera dei deputati (domani in pista scende il pio Fontana, in quanto Molinari ha sul groppone qualche processo in ballo.
Al pari di Salvini, anche Giorgia era a conoscenza della vendetta che la diabolica Ronzulli stava architettando per umiliare la Ducetta che non la vuole nemmeno in fotografia nella lista dei ministri.
RONZULLI SALVINI
E Giorgia non ha perso un attimo a prendere le contromisure: qualche telefonata e sono spuntati i 17 voti che hanno ammazzato i sogni di Licia & Silvio. Oltre Renzi e i suoi senatori, la premier in pectore ha pescato facilmente i voti necessari nella piddina Base Riformista.
La corrente degli ex renziani soffre infatti di incazzatura nervosa nei confronti di Enrico Letta, reo di aver decimato, compilando le liste elettorali, i fans di Luca Lotti e Andrea Marcucci (il primo subito cassato, il secondo è finito trombato).
lotti renzi letta
Tant’è che la corrente degli ex renziani votò contro la lista dei candidati scodellata da Enrichetto. Ed oggi hanno voluto dimostrare a quello che resta del Pd che la corrente una volta più numerosa dei Dem ha le mani libere per votare chi cazzo gli pare.
Non solo: sia Renzi-Calenda sia Base Riformista sanno benissimo quale vantaggio politico avrebbero affossando Forza Italia…
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