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    “SIAMO LA FAMIGLIA MIHAJLOVIC, NON LOTTARE NON È NEL NOSTRO DNA” – IL CAZZUTISSIMO MESSAGGIO DI VIKTORIJA PER PAPÀ SINISA -“DICONO CHE DIO DIA LE BATTAGLIE PIÙ DIFFICILI AI SOLDATI MIGLIORI…” – L’AFFETTO DEL MONDO DEL CALCIO, LA MOGLIE DI MIHA RINGRAZIA: “DI FORZA NE ABBIAMO TANTA MA CON IL VOSTRO AMORE SIAMO IMBATTIBILI” – IL PENSIERO DI TOTTI PER SINISA: “LOTTERÒ ED ESULTERÒ CON TE, PERCHÉ SARÀ UNA VITTORIA” – IL GUERRIERO MIHAJLOVIC: “DOVE SONO NATO IO DEVI ESSERE DURO, NON PER SCELTA, MA PER...”


     
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    Da www.golssip.it

    MIHAJLOVIC FAMILY MIHAJLOVIC FAMILY

     

    “Dicono che Dio dia le battaglie più difficili ai soldati migliori. Anche se non rispondo, vi leggo tutti e vi ringrazio di cuore. Noi siamo la famiglia Mihajlovic, lottare non è nel nostro DNA!“. La notizia della leucemia che ha colpito Sinisa Mihajlovic ha ovviamente scosso profondamente il mondo del calcio, ma l’allenatore del Bologna ha giurato di voler combattere per quanto è in suo potere contro il male che lo ha attaccato. E così farà tutta la sua famiglia. Questo pensiero, lasciato su Instagram dalla figlia Viktorija, ne è la prova.

    mihajlovic mihajlovic

     

    ARIANNA RAPACCIONI

    Da www.ilsussidiario.net

     

    Non si è fatta attendere la reazione social di Arianna Rapaccioni all’annuncio pubblico di suo marito Sinisa Mihajlovic, dopo le figlie. Quest’ultimo ieri ha rivelato di fronte alle telecamere, quasi in lacrime, di avere una leucemia acuta. Sui social la moglie ha ringraziato tutti per l’affetto ricevuto.

    VIRGINIA MIHAJLOVIC VIRGINIA MIHAJLOVIC

     

    «Di Forza ne abbiamo tanta ma con il vostro Amore siamo imbattibili. Grazie a tutti», ha scritto Arianna Rapaccioni su Instagram. I due stanno insieme dal 1995. Lei aveva 20 anni quando incontrò per la prima volta l’allora calciatore. E dalla loro storia d’amore sono nati cinque figli. Ora tutti insieme sono costretti a combattere una battaglia che non avrebbero mai voluto ingaggiare, ma che si spera riusciranno a vincere per tornare più forti di prima. Tutta la famiglia Mihajlovic può contare sul supporto dell’Italia e dell’intero mondo dello sport che da ieri infatti sta lanciando diversi messaggi di affetto. 

     

    “Da Dio battaglie difficili a soldati migliori”

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    Le figlie di Sinisa Mihajlovic, avute dalla moglie Arianna Rapaccioni, si stringono attorno al padre in questo momento difficile. Dopo la conferenza stampa dell’allenatore del Bologna, la figlia Viktorija ha pubblicato nelle sue Instagram Stories: «Dicono che Dio dia le battaglie più difficili ai soldati migliori. Anche se non rispondo, vi leggo tutti e vi ringrazio di cuore. Noi siamo la famiglia Mihajlovic, non lottare non è nel nostro DNA!». A farle eco la sorella Virginia, che ha definito il papà un “guerriero”. «Grazie di cuore a tutti. Grazie ad un ad uno. Con il cuore», ha scritto lei nelle Instagram Stories. Sono due dei cinque figli di Mihajlovic: gli altri sono Miroslav, Dushan e Nicholas. Durante la loro esperienza nel reality Isola dei Famosi il tecnico serbo mostrò un lato tenero, conosciuto da pochi, mandando un videomessaggio alle due figlie, che fu trasmesso durante la diretta della quarta puntata. (agg. di Silvana Palazzo)

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    Successi e polemiche del guerriero Sinisa

     

    Matteo Sorio per www.ilmessaggero.it

     

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    «Dove sono nato io devi essere duro, non per scelta, ma per sopravvivenza». Figlio dei Balcani, di mamma croata e papà serbo, di quella guerra che «annulla buoni e cattivi» e qualcosa (molto) sotto pelle te lo lascia. Come le etichette militari. «Soldato» da giocatore (Mister Punizioni) e «sergente» da allenatore (Mister Agonismo). Ma dentro un duro che sprona i suoi con Walt Disney («I sogni si avverano se abbiamo il coraggio di perseguirli») c’è anche qualcosa di tenero. Sinisa Mihajlovic è un parente dell’est con cui tanta della famiglia italiana del pallone ha passato fin qui le sue domeniche: Milano (Milan), Torino (Toro), Genova (Samp) e Bologna al nord, Firenze e Roma (doppia sponda) al centro, Catania al Sud. In campo, 315 partite di A. In panchina, 264. Dentro e fuori il rettangolo: schietto, estremo, irritato dal velluto del politichese.

     

    LE FIGLIE DI MIHAJLOVIC ALL'ISOLA LE FIGLIE DI MIHAJLOVIC ALL'ISOLA

    TIRI MANCINI

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    Classe ’69, Mihajlovic è «italiano» dal ’92, anno del trasloco da una luminosa Stella Rossa alla Roma del «secondo padre» Boskov («Fu io a convincerlo a far esordire Totti»). Da centrocampista a difensore, la svolta d’abito (con Eriksson, Samp). Direttive, avvii del gioco, scudetti (Lazio 2000, Inter 2006) e bolidi da fermo: 42 gol su punizione (uno superando i 160 km/h) di cui 28 in A, record eguagliato solo da Pirlo nel 2015.

     

    Il lato da mischia nei contrasti, in certi faccia a faccia tra cui il più noto col futuro amico Vieira («Dire nero di merda è razzismo ma zingaro di merda no?») e in certi calderoni come il necrologio per Arkan («Un amico sportivo, capo dei tifosi Stella Rossa, ha aiutato la mia famiglia a Belgrado così come i serbi a rischio massacro in Croazia: i crimini non li condivido ma la guerra è un casino di qua e di là e per me e il popolo serbo lui è stato importante»).

     

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    GENERALE ALLA LAVAGNA

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    Il Mihajlovic che prepara lo schema contro la malattia è un 50enne che può allenarsi alla lotta come allena (incipit da vice-Mancini) le sue squadre. Toste, compatte, motivate. Dal catalogo delle (personali) citazioni: «Non dobbiamo avere paura che della paura» (Giulio Cesare), «Zero passi indietro, nemmeno per la rincorsa» (Che Guevara), «Guai a prendere il sentiero della sottomissione (John Kennedy). Difesa e testa alta, se il gioco arriva bene, ma la tigna non può aspettare.

    mihajlovic e le figlie mihajlovic e le figlie

     

    Il messaggio di ieri di Donnarumma (lanciato in porta a 16 anni) è pure un link al Mihajlovic indifferente, per davvero, alla carta d’identità (Benassi, capitano del Toro a 22 anni: «Non era facile? Non è facile alzarsi alle 4, lavorare tutto il giorno e non arrivare a fine mese»). Quel Mihajlovic che, alla fin fine, è egli stesso a non lasciare mai indifferenti. E a dividere. Sempre. Tranne ora. 

    sinisa mihajlovic e la figlia viktorija ph umicini sinisa mihajlovic e la figlia viktorija ph umicini

     

     

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