ROBERTO VANNACCI AL PARLAMENTO EUROPEO
Francesco Moscatelli per la Stampa - Estratti
L'ex generale sempre più «fluido» nel suo labirinto. Sarà che per il suo esordio al Parlamento di Strasburgo ha scelto un completo caffelatte da militare sudamericano in licenza, ma l'avventura europea di Roberto Vannacci comincia ad assomigliare alla battaglia di un personaggio letterario contro la dura realtà.
Al di là di come finirà l'operazione del Rassemblement National per rimuoverlo da vice-presidente dei Patrioti - ieri Matteo Salvini ha preso tempo con un «Sistemeremo tutto, no problem» - i primi giorni da onorevole hanno già dimostrato come Vannacci in Europa non potrà certo sopravvivere a pane e giravolte dialettiche.
roberto vannacci al parlamento europeo
Lui, però, ci prova sempre. Davanti alle telecamere mette sul piatto il fatto che la Lega è il terzo partito del gruppo fondato da Viktor Orban ma soprattutto ironizza sulla «fluidità dei Patrioti» che «si devono consolidare, cristallizzare, martensitizzare». Corollario: «Non sapete cos'è la martensite? Male. Non avete studiato metallografia».
La verità è che le frasi omofobe contenute nel suo libro e il suo deridere i diritti Lgbtqia+ a Strasburgo sono considerati problemi seri. Mettono in risalto un nervo scoperto del neonato gruppo di estrema destra e forniscono un ottimo pretesto al Rassemblement National per riposizionarsi.
ROBERTO VANNACCI MATTEO SALVINI
Partiamo dal nervo scoperto. Nel partito nel quale sono confluiti orbaniani, Lega, Rassemblement e altre dieci formazioni sovraniste, sull'atteggiamento nei confronti della comunità Lgbtqia+ esistono sensibilità diverse. Come conciliare le posizioni degli spagnoli di Vox, per anni impegnati a rimuovere le bandiere del gay pride, ma persino a paragonare le unioni omosessuali a quelle fra uomini e animali (lo ha fatto uno dei candidati alle politiche del 2023 nella provincia di Cuenca) con il fatto che molti volti di primo piano del Rassemblement sono dichiaratamente gay?
marine le pen jordan bardella
Come trovare una mediazione fra la legge «antipropaganda queer» approvata nel 2021 dal Parlamento di Budapest, le chiusure nei confronti delle famiglie arcobaleno di Matteo Salvini e la maggiore apertura degli alleati cechi e austriaci?
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roberto vannacci con le frisk al parlamento europeo
roberto vannacci al parlamento europeo marine le pen jordan bardella roberto vannacci al parlamento europeo