1 - «SUL CORPO DI FRANCESCO NIENTE SEGNI DI VIOLENZA»
S. G. per "Il Messaggero"
francesco pantaleo 3
Il primo esame non risolve il giallo. Non ci sono altre ferite sul corpo di Francesco Pantaleo, lo studente universitario di ingegneria informatica di 23 anni, originario di Marsala (Trapani), trovato carbonizzato nelle campagne alle porte di Pisa, ma per sapere se a ucciderlo siano state le fiamme, bisognerà attendere ancora.
Intanto, sarà un team di quattro esperti, incaricati dalla Procura di Pisa a rispondere ad altre domande sulla morte del ragazzo. Gli investigatori dell'Arma, diretti dal procuratore capo Alessandro Crini, che ha ipotizzato il reato di istigazione al suicidio per compiere tutte le verifiche, stanno battendo tutte le piste, compresa quella dell'omicidio.
L'AUTOPSIA
L'esame autoptico, sul cadavere «gravemente alterato» dalla combustione, è iniziato ieri, ma non sarà un'operazione semplice e richiederà forse un paio di giorni prima di essere conclusa.
francesco pantaleo
Per i risultati complessivi ci vorrà poi più di un mese, dato che la Procura ha posto diversi quesiti ai periti e ha chiesto di compiere «accertamenti a 360 gradi». Saranno prelevati tessuti per eseguire anche esami di laboratorio di natura chimica e tossicologica.
LE ALTRE VERIFICHE
La procura ha incaricato quattro periti di eseguire indagini specialistiche sul web e sui dispositivi elettronici in possesso di Pantaleo. Un consulente tecnico ha ricevuto l'incarico di eseguire la copia forense dei dati contenuti nel personal computer portatile (dal quale il 23enne ha cancellato tutti i file) e nello smartphone.
francesco pantaleo 1
Si tratta dei dispositivi mobili che lo studente ha lasciato sopra la scrivania nella stanza che occupava nell'appartamento in affitto, sequestrata fin dal momento della denuncia della scomparsa da parte dei genitori.
Il perito dovrà cercare di recuperare anche le chat di un videogioco di combattimento con il quale Francesco giocava online molto spesso e che è stato rimosso dal computer. I carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale stanno, inoltre, esaminando anche le immagini registrate da decine di telecamere di videosorveglianza, pubbliche e private, per ricostruire le ultime ore di vita del ragazzo.
carabinieri trovano corpo carbonizzato pisa francesco pantaleo
Gli investigatori sono al lavoro per chiarire altri aspetti della scomparsa di Pantaleo: Francesco era uscito da casa lasciando i suoi occhiali in camera, nonostante fosse miope. Inoltre non sono stati ritrovati vicino al corpo il suo zaino e la copia delle chiavi dell'appartamento.
LA BUGIA
A suffragare l'ipotesi del suicidio c'è la bugia raccontata ai genitori sul giorno della laurea, annunciata per il 27 luglio. Un traguardo che invece era ancora lontano, visto che lo studente, per raggiungerlo, avrebbe dovuto sostenere ancora alcuni esami fondamentali. Contro l'ipotesi che si sia dato fuoco sembra contraddetta dal fatto che accanto al corpo non sia stata trovata la tanica, né un contenitore che potesse contenere liquido infiammabile. E neppure un accendino.
2 - SMARTPHONE, ZAINO E SCARPE: LE TRACCE PER RISOLVERE IL MISTERO DI FRANCESCO
Marco Gasperetti per il "Corriere della Sera"
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L'autopsia è iniziata ieri. Non è un esame semplice su quel corpo carbonizzato perché le fiamme hanno cancellato indizi e prove. Ma non ci sono alternative: solo da quella sala dell'istituto di medicina legale dell'ospedale Santa Chiara di Pisa potrà arrivare la verità sulla morte di Francesco Pantaleo, 23 anni, siciliano di Marsala, studente di Ingegneria informatica.
francesco pantaleo 2
«Ci vorranno giorni prima di avere risposte certe», ha spiegato ieri a magistrati e investigatori l'anatomopatologo. Anche se dai primi e superficiali accertamenti non sembra che il corpo presenti ferite.
La risonanza magnetica non ha evidenziato violenze, così come sul terreno dove è stato trovato il corpo non ci sono segni di colluttazione o trascinamento e neppure impronte, ma la procura di Pisa, diretta da Alessandro Crini, non vuole tralasciare alcun particolare e, con l'ipotesi di istigazione al suicidio, ha dato incarico a un team di sei periti di accertare il più piccolo degli indizi.
carabinieri trovano corpo carbonizzato pisa francesco pantaleo
Ne fanno parte un medico legale, una genetista, un chimico, un tossicologo e due informatici specializzati a trovare le tracce che Pantaleo potrebbe avere disseminato sul web attraverso smartphone e computer.
Soprattutto nelle chat, anche quelle ludiche (per lo più giochi di guerra) che durante il lockdown aveva iniziato a frequentare con assiduità. Era rimasto solo durante la pandemia, a differenza di molti studenti pendolari che avevano deciso di tornare in famiglia e seguire le lezioni in videoconferenza, così come gli esami.
la foto di francesco pantaleo con la sorella
Lui, invece, aveva scelto la sua camera in affitto dell'appartamento condiviso con altri studenti. Agli investigatori i ragazzi hanno raccontato di non aver notato niente di strano nel comportamento del loro compagno di studi.
«Era riservato, come sempre, molto gentile ma non sembrava turbato», hanno spiegato. La madre ultimamente lo aveva sentito stanco e stressato. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire, anche da un punto di vista psicologico, i quattro anni vissuti da Pantaleo a Pisa.
i genitori di francesco pantaleo
In Toscana era arrivato da primo della classe, un diploma con il massimo dei voti al liceo di Marsala. E a Ingegneria, come accade alla stragrande maggioranza degli studenti, avrebbe iniziato ad avere le prime difficoltà. Gli esami li aveva dati ma non con i voti che sperava e poi mancavano all'appello alcune prove obbligatorie, indispensabili per laurearsi.
i luoghi dove hanno ritrovato il corpo di francesco pantaleo
Gli inquirenti sono tornati sul terreno dove è stato trovato il corpo carbonizzato dello studente per compiere alcuni prelievi chimici. Si cercano frammenti del contenitore di liquido infiammabile che avrebbe originato il rogo, ma anche oggetti di proprietà della vittima come lo zaino e le scarpe che probabilmente sono andati distrutti nell'incendio. I carabinieri stanno inoltre esaminando le immagini registrate da una ventina di telecamere di videosorveglianza.