IL SITO CON LE DOMANDE E LE RISPOSTE CREATO DALL’AZIENDA
STARWOOD HOTELS
I dati di cinquecento milioni di persone potrebbero essere stati compromessi ed esposti agli occhi di un hacker che è riuscito a infiltrarsi nel database del network di alberghi americani Starwood, acquisito dalla Marriott International, la più grande catena di hotel del mondo, nel 2016 per 13,6 miliardi di dollari. All’origine dell’attacco una falla del sistema. Secondo un’indagine interna, questo accesso era aperto sin dal 2014.
Tra i dati che potrebbero essere finiti nella mani di un criminale informatico appartenenti ad almeno 327 milioni di clienti, ci sono i loro nomi associati a numeri di telefono dei clienti, numero di passaporto e anche numeri della carta di credito. Le informazioni sui pagamenti però sono criptati, e quindi al sicuro se la chiave per decifrarli non è stata scoperta. Poi data di nascita, email, genere, data di arrivo e di partenza. A dichiararlo è la stessa Marriott International, che aggiunge di aver scoperto la falla — e alcuni accessi non autorizzati al database — solo a settembre di quest’anno. Per facilitare le comunicazioni, la società ha creato un call center dedicato ai clienti che vogliono avere più informazioni sull’attacco. I quali verranno informati dell’accaduto via mail.
marriott niagara starwood-hotels marriott barcellona marriott ankara starwood hotel a dalian in cina