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Antonio G. Rebuzzi* per “il Messaggero”
*Direttore Cardiologia intensiva Policlinico A. Gemelli Università Cattolica Roma
esperimento choc sigarette tradizionali vs. sigarette elettroniche 11
Sigaretta, sigaro e pipa. Modi diversi di fumare, effetti diversi sulla salute. Attenzione, nessuna assoluzione ma danni differenti. Che un gruppo di ricercatori americani ha deciso di studiare. E i risultati, soprattutto per i non addetti ai lavori appaiono anche sorprendenti.
In quasi tutti gli studi sull' argomento, si parla genericamente di fumo, non distinguendo tra quello di sigaretta, sigaro o fumo di pipa. Ed inoltre spesso i danni cardiovascolari, quelli delle vie aeree o dell' apparato oro-faringeo sono stati analizzati in studi separati, non tenendo conto che nello stesso soggetto i danni possono riguardare vari organi, accrescendo così il rischio generale. Un lavoro statunitense nell' ambito del National Longitudinal Mortality Study e pubblicato sulla rivista scientifica Jama Internal Medicine, ha analizzato il rapporto tra vari tipi di fumo (sigaretta, sigaro e pipa) e rischio di mortalità in un campione di otre 357.000 partecipanti seguiti per 27 anni.
sigarette messaggi contro il fumo
I fumatori di sigarette avevano una mortalità quasi doppia rispetto ai non fumatori mentre in chi fumava il sigaro la mortalità generale era incrementata di circa il 20%. In particolare il rischio di morte cardiovascolare era aumentato del 44% e quello cerebrovascolare del 24% nei fumatori di sigarette, mentre per quelli di sigari o di pipa i dati non erano statisticamente significativi.
IL POLMONE
Differenti, e sicuramente più preoccupanti, i numeri riguardanti il rischio di tumore, specie del polmone. Mortalità incrementata di 11 volte per chi consumava sigarette, 3.5 volte per i sigari e 1,5 per chi fumava la pipa. In Italia, secondo i dati del Rapporto nazionale sul fumo 2018, vi sono 12.2 milioni di fumatori ( 23.3% della popolazione). Rispetto al 2017 diminuiscono le donne tabagiste mentre si segnala un lieve incremento per gli uomini. Ma, più importante, tra i 14 e 17 anni, sono fumatori abituali l' 11% dei ragazzi.
In un lavoro del Framingham Heart Study che analizzava i dati dal 1971 al 2006 si è registrato un raddoppio del rischio cardiovascolare nei fumatori rispetto a chi non fumava. Si è inoltre provato come l' associazione tra fumo e malattie cardiovascolari fosse rimasta costante nelle ultime tre decadi nonostante si fossero notevolmente ridotti altri fattori di rischio quali l' ipertensione o il diabete.
LE VALUTAZIONI
Ultimamente, nei Paesi occidentali, l' utilizzo delle sigarette elettroniche. Nonostante stiano uscendo studi scientifici sull' argomento, ritengo sia ancora presto per valutarne pienamente i rischi per un periodo di tempo sufficiente.
Molti anni fa uno dei miei maestri, il professor Gino Gambassi docente di Clinica medica alla Cattolica diceva a noi studenti: «È falso che tutti i fumatori avranno il tumore al polmone, ma è vero che quasi tutti i pazienti con tumore del polmone sono o sono stati fumatori». E aveva ragione.
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