sigfrido ranucci
1. CASO BENIGNI-REPORT, RANUCCI 'NESSUNA RETTIFICA DA PARTE NOSTRA'
(ANSA) - "Non corrisponde al vero quanto riportato da La Press e Ansa in merito a una presunta rettifica di Report sulla puntata "Che Spettacolo" del 2017. Quello che è stato pubblicato è un comunicato congiunto nel quale si ripercorreva la vicenda e si annunciava la composizione bonaria. Non ci sono mai state notizie false pubblicate da Report. Questo per amore della verità, è sufficiente rivedere la puntata".
roberto benigni e nicoletta braschi 4
Lo scrive su Facebook Sigfrido Ranucci, curatore e conduttore di Report, in merito alla nota diffusa da Michele Gentiloni Silveri, legale di Roberto Benigni e Nicoletta Braschi, che ha annunciato la remissione della querela a carico del programma di Rai3 in merito all'inchiesta del 2017 dedicata agli studi di Papigno, in Umbria, dove sono stati girati La vita è bella e Pinocchio. Il comunicato dello studio Gentiloni riportava a seguire la nota di Report.
SIGFRIDO RANUCCI
2. CASO BENIGNI-REPORT, IL PREMIO OSCAR RITIRA LA QUERELA
(ANSA) - Si chiude con la remissione della querela la vicenda che ha visto Roberto Benigni e la moglie Nicoletta Braschi scendere in campo nel 2017 contro Report, in seguito a un'inchiesta sugli studi di Papigno, in Umbria, dove il premio Oscar ha girato La vita à bella e Pinocchio.
Nella giornata del 26 febbraio "il Tribunale di Roma, sezione VII penale, ha definito con sentenza di estinzione del reato per remissione di querela - si legge nella nota diffusa dal legale di Benigni e Braschi, Michele Gentiloni Silveri - il dibattimento pendente nei confronti dei dott.ri Giorgio Mottola e Sigfrido Ranucci", rispettivamente autore dell'inchiesta e curatore del programma.
NICOLETTA BRASCHI E ROBERTO BENIGNI
"Nel corso delle puntate del 10 e 17 aprile 2017 della trasmissione Report - continua la nota - erano state diffuse notizie false e gravemente lesive della reputazione dei miei assistiti, relativamente alla vicenda degli studi cinematografici di Papigno. A seguito di querela, la procura della Repubblica di Roma aveva tratto a giudizio i dott.ri Mottola e Ranucci per il reato di diffamazione aggravata.
Durante il corso dell'istruttoria, gli imputati hanno emesso un comunicato nel quale hanno rettificato le notizie false diffuse sul conto dei sigg.ri Braschi e Benigni e si sono rammaricati degli effetti del servizio incriminato. Preso atto del comunicato, i miei assistiti hanno ritenuto di rimettere la querela e così estinguere il giudizio". Nella nota, firmata da Sigfrido Ranucci, curatore e conduttore del programma di Rai3, e di Giorgio Mottola, autore dell'inchiesta, si legge: "Con riferimento alle puntate di Report del 10 e 17 aprile 2017 diamo atto che Nicoletta Braschi e Roberto Benigni per acquistare e ristrutturare i teatri di posa di Papigno hanno utilizzato solo fondi personali. L'acquisto e la ristrutturazione dei teatri di posa di Papigno ha dato la possibilità di realizzare dei capolavori come: La vita è bella, Pinocchio e La tigre e la neve.
post di Sigfrido Ranucci su Benigni a Sanremo
Nicoletta Braschi e Roberto Benigni sono riusciti a recuperare buona parte dell'ingente investimento effettuato in occasione dell'acquisto e della ristrutturazione dei teatri di posa di Papigno. A conclusione della realizzazione del loro ultimo film, Nicoletta Braschi e Roberto Benigni hanno venduto, nel 2005, i teatri di posa di Papigno a Cinecittà Studios, una Società per Azioni leader del settore, all'epoca a gestione privata. Dal momento dell'acquisto da parte di Cinecittà Studios, Nicoletta Braschi e Roberto Benigni non hanno avuto più alcuna responsabilità, nella gestione successiva di Cinecittà Studios.
Non abbiamo mai detto che Benigni e Braschi hanno usufruito di finanziamenti pubblici per ristrutturare gli studi di Papigno: ci dispiace se sono nate delle incomprensioni a seguito del servizio e siamo lieti che le presenti ulteriori precisazioni abbiano consentito a Nicoletta Braschi e Roberto Benigni di rinunciare alle iniziative giudiziarie intraprese nei nostri confronti".
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NICOLETTA BRASCHI E ROBERTO BENIGNI