Intervista di Dagospia con Giovanni Sartori

 

-Professore, sorpreso dalla grande affermazione del Front Nationale alle amministrative francesi? Voto emotivo o voto ragionato?

GIOVANNI SARTORI - LA CORSA VERSO IL NULLA

 

“No, l’attacco a Parigi dell’Isis con 130 morti è stato un grosso regalo per il partito delle Le Pen. Lo chiamerei un voto emotivo-ragionato”.

 

C’è forse anche una componente di classe. I più arrabbiati con Hollande e Sarkozy sono i giovani disoccupati, il ceto medio impoverito e ricattato dalle aziende, i pensionati spaventati dall’immigrazione selvaggia… Non trovano una sinistra degna di questo nome e votano Le Pen?

 

“Questo è un conflitto tra due religioni e culture a cominciare dalla seconda generazione degli immigrati”

 

In Italia Renzi come al solito fa il superiore. Ha detto subito che il voto francese pone un problema all’Europa, intendendo per la tale quella che non gli consente di sbracare sulla finanza pubblica, e che però in Italia i “populisti” non vincono perché al governo c’è lui con le sue “riforme”. Condivide?

 

“Sulla furbizia di Renzi non ho dubbi. Su di lui si”.

 

I NOVANTANNI DI GIOVANNI SARTORI

Con questo Italicum, grillo rischia di andare al ballottaggio. e di vincere al secondo turno con l’appoggio di Salvini. scenario estremo?

 

Si, scenario estremo ma plausibile.

 

marine le pen 2

Le sue posizioni sull’immigrazioni sono note. Non sono troppo lontane da quelle della Le Pen, o stiamo semplificando troppo?

 

“Le mie posizioni sulla immigrazione non sono due ma tre: la terza è la residenza permanente (trasmissibile anche ai familiari) ma senza diritto di Voto. E’ stato il mio caso negli Stati Uniti per più di trenta anni e ne ero felicissimo. Niente a vedere dunque con il Le Pennismo”.

 

Ha notato quanto è silenzioso Mattarella? Perché

“Fatti suoi”

 

Salvini è in grado di arrivare oltre il 20%. Che cosa dovrebbe fare?

Lo saprà lui. Io no.

 

 

 

Giovanni Sartori e Isabella Gherardi salvini da giannini a ballaro