Marco Antonellis per Dagospia
giovanni toti in tuta con berlusconi
Mentre Matteo Salvini parla e agisce da Premier (a proposito: fu Giuseppe Conte a chiedere "per rispetto della Von der Leyen" di non divulgare la lista dei nomi indicati dal Capitano per Bruxelles quello stesso Conte che in queste ore fa sapere di "non essere preoccupato" dal voto sulla Tav) Silvio Berlusconi è alle prese con il rilancio del suo partito "mignon" dopo la fuga di Giovanni Toti e le perplessità di Mara Carfagna (che non ha voluto incontrare il Cavaliere in Sardegna nei giorni scorsi).
Giovanni Toti, in realtà, più che al nuovo partito sta pensando a tenersi ben stretta la poltrona di governatore della Regione Liguria: insomma, "Cambiamo" tutto per non cambiare niente. Altro che candidatura a Roma in caso di elezioni anticipate. Meglio invece tenersi ben stretta la Regione Liguria. Anche perchè di voti rischia di prenderne pochini e Salvini non è intenzionato a regalare seggi.
toti carfagna
Mara Carfagna invece non ha ancora chiarito con Silvio Berlusconi: "La tensione tra i due non è ancora scesa" spiegano dal partito ma un "incontro è sempre possibile ed auspicabile". Anche se, a dire il vero, in Transatlantico circolano con insistenza indiscrezioni su un possibile avvicinamento di Mara Carfagna a Giorgia Meloni. L'ipotesi però sembra destinata a rimanere tale: la Carfagna intende restare nel partito.
toti carfagna
Silvio Berlusconi, invece, in queste ore sta chiedendo ai suoi di fare il possibile per far cadere il governo. Per questo domani gli uomini di Forza Italia saranno presenti in aula, per non far abbassare il quorum, ma nello stesso tempo non parteciperanno al voto. Il piano studiato dal Cavaliere non farà sconti ai gialloverdi: per Berlusconi "il voto anticipato lo aiuterebbe a restare al centro della scena politica e taglierebbe le gambe a chi si sta avventurando in nuovi partiti o movimenti politici". A Toti saranno fischiate le orecchie.