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    SIMON GAUTIER POTEVA ESSERE SALVATO? - TUTTI GLI INTERROGATIVI SULLA MORTE DELLO STUDENTE FRANCESE CADUTO IN UNA SCARPATA IN CILENTO: PER RITROVARE IL CORPO CI SONO VOLUTI NOVE GIORNI, MA LUI È DECEDUTO PRATICAMENTE SUBITO DOPO LA CADUTA - LA TELEFONATA AL 118 E IL CASINO DEI SOCCORSI - VIDEO


     
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    F.L. per “il Messaggero”

     

    gli speleologi recuperano il corpo di simon gautier 5 gli speleologi recuperano il corpo di simon gautier 5

    È riuscito a chiedere aiuto, a dire che stava «morendo di male». Simone Gautier, al telefono con il 118 della Basilicata, ha chiesto più volte di essere aiutato, perché era caduto in una scarpata e aveva le gambe rotte. Dopo quella telefonata probabilmente ha perso i sensi e immediatamente dopo è morto.

     

    Ci sono voluti nove giorni per ritrovare il corpo del turista francese precipitato, lo scorso 9 agosto, in una scarpata della zona di Belvedere di Ciolandrea, a San Giovanni a Piro (Salerno). Ma quello che ora, da un primo esame esterno del suo corpo, sembra chiaro, è che Simon sia morto subito dopo la caduta, dopo neanche un'ora. La frattura di una gamba, in particolare, avrebbe rescisso l'arteria femorale e di conseguenza avrebbe causato una grave emorragia.

    simon gautier simon gautier

     

    Davanti all'ospedale di Sapri, dove nei prossimi giorni sarà effettuato l'esame autoptico, chi l'ha visto ha spiegato: «Neanche se fosse caduto in braccio a un soccorritore si sarebbe potuto salvare».

     

    LA MAPPA NEL DIRUPO

    il luogo dove e stato trovato simon gautier il luogo dove e stato trovato simon gautier

    Le operazioni di recupero della salma del giovane turista francese sono cominciate ieri mattina all'alba e non è stato semplice raggiungerlo, dato il luogo impervio. Ad attirare l'attenzione dei soccorritori è stato un foglio bianco, la sua mappa, mentre il corpo era coperto dai rovi. Per tutta la notte sono stati presenti gli uomini della protezione civile, del soccorso alpino e dei vigili del fuoco.

     

    Simon era in fondo a un crepaccio molto profondo e secondo i soccorritori dopo aver perso i sensi sarebbe morto in 40, 45 minuti. A causare il decesso è stata la frattura di una gamba che avrebbe rescisso l'arteria, causando l'emorragia. Il corpo, precisano gli inquirenti, era in avanzato stato di decomposizione: un particolare che confermerebbe il fatto che Simon sia morto poco dopo la caduta. Intanto all'ospedale di Sapri è giunto il padre con la sua compagna, la madre e il console francese.

    simon gautier 3 simon gautier 3

     

    La famiglia di Simon, gli amici, nei giorni scorsi hanno più volte detto che servivano più persone, più attenzione, che qualcosa nelle ricerche del giovane escursionista non era andato per il verso giusto. La mamma Delfina Godard, giunta in Italia mercoledì 14 agosto, aveva lanciato un appello: «Ringrazio chi è intervenuto subito, ma chiedo una partecipazione ancora più massiccia di persone e mezzi perché la zona in cui è andato Simon è molto vasta».

    la morte di simon gautier la morte di simon gautier

     

    gli speleologi recuperano il corpo di simon gautier 4 gli speleologi recuperano il corpo di simon gautier 4

    Chi indaga smentisce, affermando che l'area in cui è stato ritrovato il corpo era stata sin da subito individuata ma è stato complicato vedere Simon a causa del dirupo e della zona impervia. Il giovane, che a telefono con il 118 della Basilicata ha riferito che da Policastro avrebbe voluto raggiungere Napoli a piedi, avrebbe a un certo punto abbandonato il sentiero battuto e, forse per errore, avrebbe iniziato a percorrere una strada aperta da animali di passaggio. Alla fine di quel tragitto, rilevano i soccorritori, ci sono delle rocce sulle quali Simon sarebbe salito per poi cadere nel dirupo.

     

    gli speleologi recuperano il corpo di simon gautier 7 gli speleologi recuperano il corpo di simon gautier 7 gli speleologi recuperano il corpo di simon gautier 6 gli speleologi recuperano il corpo di simon gautier 6

    Ora quel che resta è il dolore segnato sul volto dei genitori, degli amici venuti dalla Francia che ieri non hanno mai smesso di abbracciarsi. Quello che rimane è lo zaino di Simon che ha consentito di farlo ritrovare: ci sono dei sandali appesi, della frutta, delle chiavi, un auricolare, dei libri. «Il nostro caro Simon se ne è andato... Il nostro dolore è senza limiti», scrivono su Facebook gli amici. «Siamo tutti fisicamente e psicologicamente esausti. È ora per noi di tornare dalle nostre famiglie. Grazie all'infinito per tutti i vostri messaggi e il supporto che stiamo ancora ricevendo. Sentiamo tutto l'amore e la forza che ci state mandando per il nostro amico che sarà sempre nel nostro cuore».

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