Mattia Marzi per “il Messaggero”
SINEAD E SHANE O CONNOR
Non c'è pace per Sinead O' Connor, l'indimenticata voce di Nothing Compares 2 U, hit del 1990 che la rese una popstar a livello mondiale: due giorni dopo la sua scomparsa, denunciata lo scorso giovedì, ieri è stato ritrovato morto il figlio 17enne della cantautrice irlandese, Nevi' im Nesta Ali Shane O' Connor. Il ragazzo si è suicidato, come lasciano intuire le parole con le quali la madre, che nel 2018 ha annunciato di essersi convertita all'Islam e di aver cambiato il proprio nome di Shuhada' Davitt, ha confermato la notizia sui suoi canali social ufficiali: «Ha deciso di porre fine alla sua lotta terrena, che nessuno ne segua l'esempio», ha scritto la cantautrice, la cui vita sembra essere da troppi anni avvolta da una vera e propria maledizione, tra crisi e insuccessi nelle classifiche e un guaio dietro l'altro nella vita privata.
L'ULTIMA FUGA
SINEAD SHANE O CONNOR
Il ragazzo, uno dei quattro figli avuti da Sinead O' Connor (da quattro mariti diversi: Shane nacque nel 2004 dall'unione con il musicista irlandese Dónal Lunny, dopo che la cantautrice aveva già dato alla luce nel 1987 Jake Reynolds e nel 1996 Roisin Waters, nati dalla relazione con il primo marito Donald Reynolds e con il giornalista John Waters), era stato ricoverato in una clinica a Newbridge, cittadina irlandese nella contea di Kildare, dopo aver tentato già due volte di togliersi la vita.
Eludendo la sorveglianza del personale, Shane giovedì è riuscito a fuggire dall'ospedale: «Perché un giovane traumatizzato che era sotto osservazione per tentativi di suicidio è potuto sfuggire ai controlli?», aveva denunciato la stessa Sinead O' Connor, dopo aver ricevuto la notizia della scomparsa del figlio.
SINEAD O CONNOR
A nulla sono serviti gli appelli che la madre gli ha lanciato sui social in questi giorni («Non farti del male», «Mi stai terrorizzando»): il corpo del ragazzo, infatti, è stato ritrovato ieri privo di vita. Gli inquirenti lo hanno recuperato nell'area di Bray, cittadina sul mare a sud di Dublino, distante 60 chilometri dalla clinica dove Shane era ricoverato: «Il mio bellissimo figlio, la luce della mia vita, ha deciso di porre fine alla sua lotta terrena oggi ed è ora con Dio», ha scritto Sinead O' Connor sui social, confermando la notizia, prima di dedicare al figlio una canzone di Bob Marley, Ride Natty Ride (Saremo per sempre insieme). Cait O' Riordan, 57enne ex bassista e cantante dei Pogues, tra i gruppi simbolo della scena rock irlandese, è stata la prima a far sentire alla cantautrice la sua vicinanza, sui social: «Mi dispiace tanto, Sinead».
IL VIDEO
SHANE IL FIGLIO DI SINEAD O CONNOR
Affetta da disturbo bipolare, nel 2017 la voce di Nothing Compares 2 U scritta da Prince, oltre 3 milioni e mezzo di copie vendute a livello mondiale nel '90, mentre l'album I Do Not Want What I Haven't Got di copie ne vendette addirittura 7 milioni in un drammatico video sui social denunciò la famiglia di averla abbandonata a sé stessa e di essere impegnata in una battaglia legale per la custodia e l'affidamento dei due figli minori, lo stesso Shane e Yeshua Bonadio, 15 anni, nato dalla relazione con l'uomo d'affari Frank Bonadio: «Solo il mio psichiatra è presente ora: è lui che mi tiene in vita», si sfogò la cantautrice.
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Un anno prima, nel 2016, era stata lei a far sparire le sue tracce, tenendo con il fiato sospeso familiari e fan, preoccupati per la sua incolumità perché pochi mesi prima ormai uscita dal circuito musicale la O' Connor aveva tentato il suicidio assumendo una massiccia dose di stupefacenti. La polizia la ritrovò in un hotel.
DOPO IL SUCCESSO
I guai per la cantautrice cominciarono nel 92, due anni dopo il grande successo, quando in diretta televisiva al termine di un'esibizione sulle note di War dello stesso Bob Marley strappò davanti alle telecamere una foto di Papa Giovanni Paolo II. Nel 99, già preda dei problemi mentali, arrivò a rapire la figlia Roisin, portandola via dalla casa del padre. Sinead O' Connor, che non incide un album da otto anni, l'anno scorso ha pubblicato l'autobiografia Rememberings. Al Sundance Festival, in programma dal 20 al 30 gennaio in formato virtuale, sarà proiettato un documentario sulla sua tormentata vita.
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