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    SINNER E IL SOGNO A CINQUE CERCHI: "VADO AI GIOCHI DI PARIGI PER PRENDERMI UNA MEDAGLIA" (AVVISATE LA "GAZZETTA" CHE PARLO’ DI "AMORE MAI NATO" CON LA NAZIONALE DOPO LA RINUNCIA DI JANNIK A UNA CONVOCAZIONE IN COPPA DAVIS) – "IL TABÙ ITALIANO AGLI INTERNAZIONALI DI ROMA? SPERO DI ALZARE IL MIO LIVELLO. LA TERRA ROSSA È IL TERRENO DOVE POSSO MIGLIORARE DI PIÙ" – LA PRESSIONE MEDIATICA E WIMBLEDON…


     
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    Da sportmediaset.mediaset.it

     

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    Jannik Sinner non vuole farsi scappare niente, a partire dalle Olimpiadi: "Già pensare di farne parte è bello, andrò a Parigi per provare a prendermi una medaglia. Ma anche perché per il mio futuro è importante conoscere sportivi nuovi che hanno nuovi metodi di lavoro, prendere più informazioni possibili perché ci saranno gli atleti più forti".

     

     Nell'intervista esclusiva rilasciata a Sportmediaset, il campione degli Australian Open 2024 parla così della speranza di infrangere finalmente il tabù italiano agli Internazionali di Roma (l'ultimo azzurro a vincere è stato Adriano Panatta nel 1976, tra le donne nel 1985 Raffaella Reggi): "L'anno scorso, nonostante un buon inizio, non avevo fatto un buon torneo: quest'anno spero di alzare il mio livello. È un bellissimo torneo, la cosa più bella è giocare di fronte a tanti tifosi: quando entri in campo senti un boato bellissimo, sembra quasi ci siano 50.000 persone".

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    Sinner perfezionista, punta anche a migliorarsi sull'erba, magari a Wimbledon: "È una sfida che mi piace, conoscere una superficie un po' diversa. Devi fare tanta amicizia con l'erba, a volte rimbalza male, a volte scivoli...". E per quanto riguarda la terra? "È il terreno dove posso migliorare di più ma sono sicuro di poter giocarci molto bene".

     

    Infine, sul pressing mediatico seguito alle vittorie di fine 2023 e inizio 2024: "Fa parte del gioco, è anche una cosa positiva perché vuol dire che sto facendo bene sul campo. Il successo comunque non mi ha cambiato come persona. Sogno di ritrovare quella sensazione di vittoria ma so quanto siano importanti le cose fuori dal campo: come stanno la mia famiglia e le persone vicine, alla fine è quello che ti resta".

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