Marco Imarisio per corriere.it - Estratti
panatta sinner
(…) Sarebbe il caso di smetterla con questo implicito processo a Jannik Sinner e alle sue intenzioni. Se davvero ha sbagliato programmazione, giocando sia a Monte Carlo che a Madrid, per altro tornei molto importanti, si tratta comunque di errori in qualche modo inevitabili. Nei suoi confronti, ci vorrebbe un po’ di equilibrio.
Appena un mese fa, ogni media, sportivo e non solo, produceva tabelle sull’imminente sorpasso a Novak Djokovic e sulla conquista del n. 1 mondiale. Lo sognava l’Italia intera, non si capisce perché non doveva sognarlo lui. A 22 anni, Sinner aveva ogni diritto di essere ingordo, cavalcando il suo momento magico per prendersi tutto. Non è un caso se spesso i campioni vengono chiamati cannibali, soprannome che infatti era già stato affibbiato anche a lui.
Aveva un fastidio all’anca? Non poteva immaginare che fosse una cosa seria come appare in queste ore. I giocatori di tennis ne hanno sempre una, sono monumenti viventi all’Ibuprofene e a qualunque altro antidolorifico. Nessuno ha mai rimproverato Rafael Nadal per avere portato il suo fisico al limite, scendendo in campo menomato. Ora Jannik sa che incombe una nuvola nera, si spera di passaggio. Forse cambierà qualcosa, nel suo calendario e nel suo tennis percussivo.
PANATTA SINNER BERTOLUCCI
Nell’attesa, si potrebbero evitare anche le lamentazioni contro un sistema che sta spostando sempre più in là la soglia dell’usura fisica. Perché di questo tennis 4.0, perennemente accelerato, Jannik ne è il prototipo.
Se è il nostro Panda, preserviamolo accettando gli imprevisti, senza addossargli responsabilità che sono la semplice proiezione del nostro disappunto. Lui ha seguito il proprio istinto. Come fanno gli altri campioni attualmente nella lista degli infortunati. Sono atleti, non impiegati del catasto.
ADRIANO PANATTA
sinner panatta
Adriano Panatt a "La Domenica Sportiva" ha detto la sua in merito alle sorti della stagione di Sinner e sui molti infortuni che in questo periodo della stagione hanno colpito anche altri tennisti come Alcaraz, Medvedev e Lehecka.
"Ha un team molto in gamba e molto preparato. Avranno fatto le loro valutazioni - sostiene Panatta - . Certamente se avesse saltato Madrid, avrebbe avuto più chance non tanto per Roma, ma per il Roland Garros che mi preoccupa. Perché lui ora deve stare 15 giorni fermo e affrontare un torneo che si gioca 3 su 5 sulla terra battuta con 128 giocatori, in 2 settimane o sei al massimo o non devi andare a giocare".
"Lui deve andare a giocare solo quando pensa di essere al massimo per due motivi: il primo è perché se ha qualche dubbio ancora sulla condizione fisica rischia di farsi molto male, e il secondo è che poi se non sta al 100% può perdere tranquillamente contro 4-5 giocatori. Lui al 100% adesso probabilmente è il più forte ora", conclude l'ex tennista azzurro.
anna bonamigo sinner panatta
Panatta entra nel merito dei molti infortuni che stanno condizionando i tabelloni dei tornei di queste settimane e offre la sua chiave di lettura:
"Bisogna che qualcuno capisca che i giocatori più forti - perché un conto è perdere ai primi turni, un altro arrivare in fondo - devono cambiare programmazione perché non ce la fanno più con queste sollecitazione fisiche a sopportare questi ritmi.
jannik sinner 2
Lo facevamo anche noi, giocavamo gli stessi tornei che giocavano loro più o meno. Ma oggi tirano molto più forte e hanno difficoltà a restare più in forma perché poi la paura di farsi male è un tarlo che ti entra in testa. Spero che Sinner possa giocare il Roland Garros ma se non si sente bene è meglio che pensi a Wimbledon e Olimpiadi".
jannik sinner 4