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    “SINNER? IN QUESTO MOMENTO E’ IL PIU’ FORTE DI TUTTI” – PANATTA INCORONA JANNIK DOPO LA VITTORIA AGLI AUSTRALIAN OPEN: “ORMAI SERVE COME I MIGLIORI BATTITORI DEL CIRCUITO E HA UNA RISPOSTA DEGNA DI DJOKOVIC. È UN FREDDO, NON TREMA DAVANTI A NULLA. TUTTO PASSA DALLA TESTA... MI RICORDA NADAL, UNO CHE LOTTA SULLA PRIMA PALLA DEL MATCH COME SE FOSSE L’ULTIMA. E LA COSA BELLA È CHE, A 22 ANNI, HA ANCORA MOLTI MARGINI DI MIGLIORAMENTI - VINCERÀ TANTO. ANCHE SULLA TERRA ROSSA…”


     
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    Gaia Piccardi per il Corriere della Sera - Estratti

     

    panatta sinner panatta sinner

    Dopo la Coppa Davis, un’altra ricorrenza resa obsoleta dalla corsa a perdifiato di Sinner, caro Adriano Panatta: 48 anni dopo il suo trionfo a Parigi ‘76, l’Italia ha un nuovo campione Slam. «Finalmente! Speravo succedesse prima... Io a tenermi strette le vittorie non ci tengo: quello che ho fatto rimane a me, sono contento per Jannik, che se lo merita. Ma sono certo che non faccia la corsa su Panatta: la fa sui più forti, magari non sui 24 titoli Slam di Djokovic ma ormai è a un livello superiore . In questo momento è il più forte di tutti».

     

    Il primo titolo in Australia, sul veloce, lontano dalla terra rossa che appartiene alla tradizione italiana. Ed è solo l’inizio.

    «Non c’è dubbio. Sinner vincerà ancora, vincerà tanto. Anche sul rosso, un patrimonio che poi ti porti dietro per tutta la vita».

     

    Perché Sinner ha sbranato l’Australian Open?

    PANATTA SINNER BERTOLUCCI PANATTA SINNER BERTOLUCCI

    «Perché ormai serve come i migliori battitori del circuito e ha una risposta degna di Djokovic. È un tennista completo, con una mentalità che gli permette di non temere più nessuno. È un freddo, non trema davanti a nulla. La testa: tutto passa dalla testa... A me Jannik da quel punto di vista ricorda Nadal, uno che non molla un 15, che lotta sulla prima palla del match come se fosse l’ultima. E la cosa bella è che, a 22 anni, ha ancora molti margini di miglioramento».

     

     

     

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    Quando si è accorto che Sinner era pronto a conquistare un Major?

    «Tra le Atp Finals e la Coppa Davis, quando ha avuto una crescita esponenziale. Odio chi dice: io l’avevo detto. Però io l’avevo detto! Era troppo migliorato in ogni aspetto del gioco per non centrare un grande risultato. Tutti a fare gli scongiuri, ma c’è poco da fare: è forte, fortissimo. Ha battuto Medvedev in un modo che vale molto di più che se avesse vinto tre set a zero. E non ha nemmeno giocato il miglior tennis!».

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