jannik sinner
Con il torneo vinto a Miami, Jannik Sinner scavalca Alcaraz e si porta alla posizione numero due del ranking mondiale. Davanti a lui solo Djokovic. Impossibile non pensare di attaccare la vetta. Sinner lo farà già settimana prossima a Monte Carlo, sulla terra rossa. Il tennista italiano ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport:
«Sapete che cosa ho proprio voglia di fare? Un bel giro in macchina sulle strade di Monaco. Quando sono in macchina mi rilasso, rifletto, mi scarico. Ecco, sì. Mi metterò al volante».
Che macchina guida?
«Una Audi RS6… Ma me la sono fatta un po’ modificare (sorride come un bambino che parla del suo giocattolo preferito, ndr)».
Sinner: «Per quanto sia fortunato a fare questa vita e questo lavoro, resto una persona normale»
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Quando gioca lei, l’Italia si incolla al televisore. Come quando c’è la Nazionale di calcio. Che effetto le fa?
«Mi fa stare bene. Perché ormai ovunque vada sento le persone vicine. E spero che non sia soltanto per le partite che vinco ma anche per la persona che sono. Arrivo da una famiglia normale, i miei lavorano ancora, insomma per quanto sia fortunato a fare questa vita e questo lavoro, resto una persona normale».
Il sogno di diventare numero uno del mondo non è lontano. Potrebbe avvenire già a Monte Carlo, altrimenti a Parigi. Tra poche settimane potrebbe concretizzarsi questo sogno.
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«Procediamo per gradi. La terra è sempre particolare, lo scorso anno non ero in una buona forma ma quest’anno ci arrivo in modo completamente diverso, sono curioso di vedere come andrà. L’obiettivo principale è il Roland Garros e naturalmente Roma, un torneo speciale dove potrò sentire ancora di più il calore del tifo».
Sinner fa parte della vecchia scuola nordica: è sinonimo di silenzio, lavoro, regolarità e crescita (El Paìs)
Da ieri sera Sinner è il numero due del mondo. Nessun italiano c’era riuscito prima. In finale a Miami batte in due set Grigor Dimitrov (6-3, 6-1, in 1 ora e 13 minuti), scalvava Alcaraz nel ranking mondiale e adesso punta la vetta. Chiunque ormai pensa che è solo questione di tempo. Le redazioni di tutta Europa sono stupefatte dalla solidità mentale e di risultati dell’italiano. In questo 2024 ha perso solo contro Alcaraz. El Pais lo ricorda e commenta la vittoria di ieri sera.
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“La fame, la tensione, le variabili e le buone basi sono tutte nel suo tennis, e il suo piano è sensato oltre che ambizioso. Il duo Cahill-Vagnozzi gli ha portato un vantaggio dalla panchina e ha compensato il deficit fisico con ore extra in palestra. Sinner ha il tocco dei grandi tennisti, di quelli che segnano l’epoca. La sua grande proposta di tennis è accompagnata da una stabilità emotiva sorprendente alla sua età. Ad oggi, non è mai stato estremo, sempre sobrio e prudente, a suo agio in quella terra di mezzo dove i successi non sono mai esagerati o le sconfitte non sono mai tragedie. Fermo in ogni circostanza, consuma gli avversari e colpisce da entrambe le angolazioni: è bravo sia di dritto che di rovescio“.
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Praticamente una macchina da guerra. “Non ci sono lacune in un tennista sobrio, sia dentro che fuori dal campo. Non è noto per i suoi eccessi, ma per il suo buon umore e il riconoscimento dei suoi rivali. Ora che il tennis sta andando avanti, trova in lui un magnifico stendardo, molto più vicino alla vecchia scuola nordica che ai profili vulcanici. Sinner è sinonimo di silenzio e buon lavoro, regolarità ed evoluzione, perché da quando è arrivato nel tennis d’élite, nel 2020, non ha mai smesso di migliorare“.
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