tala aljabban
Mary Elizabeth Williams per “Salon”
Da quasi una settimana consumiamo notizie sull’attentato parigino ed ecco che arriva l’inevitabile peggiore reazione possibile. Ieri, mentre un barlume di dignità umana baluginava sui social media, con il presidente Francois Hollande che ribadiva la disponibilità ad accogliere 30.000 rifugiati siriani, in quanto dovere umanitario, altrove il “Daily Caller” raggiungeva nuove bassezze.
dana halabi la siriana nour nanoshka natalie jarrah sunan jabouri jowana la siriana nour hasan christine kazo
Il giornale ha pensato che fosse una buona idea lanciare la galleria fotografica “Tredici profughe siriane che accoglieremmo immediatamente”. Sì, dobbiamo vivere in un mondo dove esistono schifezze simili. L’articolo è stato ideato da Kaitlan Collins, che ha notato: «Sempre più governatori dicono che non permetteranno ai profughi siriani di entrare nei loro stati. Queste donne potrebbero fargli cambiare idea». Si è poi dedicata al gioco di parole: «Queste donne sono “siriamente” hot».
gabriella heno la siriana judy siriana su instagram
«Che viene dopo, le gnocche dell’Olocausto?» scrive un utente arrabbiato. Il giornale ha trasformato una crisi in un gioco, peraltro prendendo le foto delle ragazze da un account Instagram sulla bellezza siriana. Non è che tutte le siriane siano profughe, e poi non si può fare di una tragedia di proporzioni globali una lezione sull’oggettificazione. “Il Daily Caller” è un cesso senza fine e la sua esistenza rende il mondo un posto peggiore.