Gianluca Cordella e Alessandro Cristofori per "Il Messaggero"
mondiali di skateboard a roma
Trasformare Roma «nella Wimbledon dello skate». La metafora è firmata dal presidente della World Skate nonché numero 1 della Federazione italiana sport rotellistici Sabatino Aracu. Quella di ieri è stata una giornata importante per il mondo della tavola a rotelle: all' interno dello skatepark di Colle Oppio, Aracu insieme alla sindaca Virginia Raggi e al presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli ha presentato i prossimi mondiali di skateboarding che si terranno dal 30 maggio al 6 giugno prossimi nella Capitale. Cornice d' eccezione: lo stadio Nicola Pietrangeli, ancora una volta pronto a trasformarsi per uscire dalla sua comfort zone tennistica.
skateboard
IL GRAN DEBUTTO
Un rassegna cruciale questa romana perché arriva nell' anno in cui lo skate si appresta al gran debutto da disciplina olimpica a Tokyo e perché proprio al Foro Italico ci saranno in palio tre pass per volare in Giappone senza dover passare dalle insidie del ranking mondiale. I tre atleti che saliranno su podio, sia tra i ragazzi che tra le ragazze, entreranno di diritto tra i 40 (equamente divisi tra uomini e donne) che si sfideranno in Giappone.
skatepark di colle oppio 2
Mentre a Roma resterà comunque l' eredità di un torneo che conferma la diffusione di questa disciplina tra i più giovani, come testimoniato anche dalla recente inaugurazione dello skate park di Ostia che presto potrebbe essere raggiunto da un secondo impianto al Tre Fontane, come anticipato ieri dalla Raggi.
Il mondiale - collocato tra gli Internazionali di tennis appena conclusi e le prime gare dell' Europeo di calcio, a conferma della straordinaria polivalenza dell' area del Foro Italico - darà modo alla città di ospitare oltre 200 atleti provenienti da ogni parte del mondo. Un evento globale che darà grandissima visibilità a questa nuova disciplina che, tra l' altro, si fa promotrice anche di valori importanti come il rispetto per l' ambiente.
mondiali di sktaboard a roma
LIBERTÀ E ADRENALINA
Tra tante stelle mondiali non mancheranno le speranze azzurre. Che, più di tutti, sono convogliate su una ragazza bolognese di diciannove anni: Asia Lanzi.
Asia è in un' ottima posizione nell' attuale ranking di qualificazione e diventa quindi fondamentale la sua performance al Dew Tour 2021 - Street and Park Pro Tour che si sta svolgendo in questi giorni in Iowa negli Usa. Oltre alla giovane emiliana ci sono anche Massimo Cristofoletti e Kevin Duman che si stanno dando da fare per far crescere il prestigio italiano all' interno del movimento.
Per tutti loro un risultato romano avrebbe un peso specifico enorme.
skatepark di colle oppio
Il ranking che stabilisce le qualificazioni all' edizione giapponese dei cinque cerchi, infatti, tiene conto dei risultati degli ultimi due anni, con alcuni paletti: ad esempio è prevista la partecipazione di almeno un rappresentante del Paese ospitante, così come deve essere presente un atleta per ogni continente ed infine ogni nazione può avere fino a un massimo di tre atleti in gara.
Soprattutto quest' ultimo criterio, vista la nutritissima presenza di atleti statunitensi e brasiliani nelle prime posizioni della classifica mondiale, potrebbe liberare posti per i nostri ragazzi.
alessandro mazzara
IL CENTRO
La Capitale si appresta a diventare città simbolo per gli sport a rotelle e tra gl atleti romani c' è da segnalare un ragazzino che ha tutto per diventare il campione di un domani non troppo lontano: Alessandro Mazzara. Diciassette anni compiuti da poco e astro nascente nella specialità del Park (al Pietrangeli si gareggia nello Street, evoluzioni su strutture urbane). Nato a Trapani ma cresciuto a Roma, Mazzara non parteciperà ai mondiali ma quasi sicuramente sarà uno degli azzurri presenti a Tokyo. Per lui come per gli altri deb la sfida di provare ad arricchire il medagliere dell' Italia.
2 - «NON È SOLO SPORT, CON I TRICK SI COMUNICA UNO STATO D'ANIMO»
asia lanzi 1
Alessandro Cristofori per “il Messaggero”
Oltre vent' anni fa, Cesare Cremonini in quel momento frontman di una band di simpatici adolescenti animava l' estate cantando di quanto fosse bello andare in giro per i colli bolognesi a bordo di una Vespa 50 special.
Quando i Lunapop scalavano le classifiche dei singoli più venduti, una concittadina di Cremonini - che all' epoca non era ancora nata - oggi potrebbe replicare che per i colli bolognesi è bello aggirarsi anche facendo acrobazie su uno skateboard. Asia Lanzi specialista nello street, diciannovenne emiliana fresca di maturità in informatica e telecomunicazioni, è oggi una delle grandi speranze di questo sport che - salvo clamorosi scossoni nella classifica mondiale - potremo ammirare alle prossime Olimpiadi di Tokyo, quando lo skate debutterà da disciplina a cinque cerchi.
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Asia è al momento impegnata in America al Dew Tour 2021 - Street and Park Pro Tour che si sta svolgendo in Iowa. Una manifestazione importante che potrebbe aumentare il suo punteggio nel ranking per la qualificazione olimpica. In attesa chiaramente di disputare i campionati del mondo a Roma, previsti per il prossimo 30 maggio, dove sarà l' alfiere della squadra azzurra.
asia lanzi 4
Quando ha iniziato ad approcciarti a questo sport?
«Ero davvero piccolissima. Mi hanno raccontato i miei che avevo due anni quando per la prima volta cercai di prendere confidenza con la tavola dello snowboard. Il problema era che io e la mia famiglia eravamo molto distanti dalle piste da sci e quindi non avevo possibilità di esercitarmi con frequenza».
E allora?
«All' età di sei anni, mio padre decise di mettermi sopra una tavola con le rotelle. Lui aveva una grande passione per lo skate e posso ritenerlo anche il mio maestro visto che mi ha aiutato tantissimo a migliorare. Aveva ragione lui: una volta salita non sono più scesa. Credo che questo sia uno di quegli sport che non lasci mai più, ti trasmette un' adrenalina e delle sensazione uniche. Sono ancora molto giovane ma grazie allo skate sono maturata tanto e quest' attività mi ha già insegnato tantissimo».
asia lanzi
Sente più la pressione o la felicità nel poter rappresentare l' Italia ai Giochi?
«Andiamoci piano! È vero: il ranking mi dà buona chance di staccare il pass ma prima devo pensare a qualificarmi matematicamente. Ma ogni volta che sono in gara mi sento onorata di poter rappresentare il mio Paese. Anche se ormai sono anni che gareggio e quindi un po' ci ho fatto il callo. Confesso che ogni tanto mi sale un po' di ansia quando mi soffermo a pensare a quello che mi sta capitando. Tuttavia è un' ansia positiva e la vivo bene».
Quali sono i segreti che rendono lo skate così amato dai giovani?
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«È una disciplina diversa da tutte le altre, non ci sono obblighi o limitazioni, è un modo per comunicare anche il proprio stato d' animo. Noi esprimiamo le nostre emozioni anche attraverso i trick, le manovre che facciamo, il gesto atletico, tutto questo ha sempre un significato».
Lei cosa ha imparato grazie allo skate?
«Credo che questo sport mi abbia insegnato a non arrendermi mai e a non aver paura di sperimentare cose nuove e diverse».
Quali sono le principali difficoltà nel praticarlo?
«È uno sport durissimo. Non è affatto semplice mettersi in gioco anche perché c' è sempre il rischio di farsi un po' male ma bisogna accettarlo e conviverci come se niente fosse. Non bisogna scoraggiarsi se le cose non riescono, capita che la manovra che sai fare bene quel giorno non ti viene e magari vai per terra».
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Come si supera il dolore delle ammaccature?
«Nei momenti più difficili bisogna sempre ricordarsi che pratichiamo un qualcosa di unico che ti restituisce tanto e ti fa provare sempre una grande sensazione di leggerezza e libertà. Non è un qualcosa che puoi trovare tutti i giorni».
asia lanzi 2 massimo cristofoletti 5 alessandro mazzara 1 dello skatepark di colle oppio massimo cristofoletti 2