Giordano Tedoldi per “Libero Quotidiano”

 

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I matrimoni sono una barba terribile, dove senza alcuna ragione apparente ognuno si sente obbligato a ingozzarsi di cibo spesso di una pesantezza plumbea e a mandar giù litri di prosecco da denuncia penale. Ma se al ricevimento di nozze è presente anche un ladro di smartphone, mimetizzato tra gli invitati, ecco che la situazione si vivacizza un po'.

 

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E la vicenda avvenuta ad Ancona, in cui appunto è sparito un cellulare nel bel mezzo del tradizionale banchetto per festeggiare gli sposi, ha qualcosa di avvincente - tra il fumetto di Diabolik e un episodio tratto da "I mostri" di Dino Risi - che merita il racconto. Dunque siamo in un locale della bassa Valmarecchia, nella sua porzione marchigiana. Dopo il rito è il momento di fare baldoria, molti degli invitati si alzano dai tavoli per andare a ballare. Tra di loro una ragazza che, confidando certo di ritrovarcelo, lascia il proprio smartphone, evidentemente di un modello appetibile, vicino al suo piatto. Finite le danze, torna a sedersi al suo posto e il telefonino non c' è più. Bah, qualcuno l' avrà urtato o sarà caduto: guarda nei posti accanto, sotto il tavolo, si fa aiutare dai camerieri, niente. Chiama il gestore del locale, magari è stato preso per sbaglio e ovviamente restituito: macché, al padrone non è stato consegnato nulla.

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CACCIA GROSSA

A questo punto l' imbarazzo è diffuso e palpabile e, senza minimamente immaginare il disarmante epilogo della vicenda, si organizza una caccia grossa, e parte così il safari tra i tavoli coperti dalle tovaglie immacolate e imbanditi delle numerose portate previste dal menù di nozze, coinvolgendo tutti: camerieri, gestori, invitati, testimoni degli sposi, sposi. Mancavano solo le unità cinofile. Ore e ore a cercare il dannatissimo cellulare perduto sopra e sotto, a destra e a sinistra, in ogni pertugio del locale. Niente.

 

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Il prezioso apparecchio non salta fuori, e nella torta di nozze, ahinoi, non c' è (poteva essere uno scherzo simpatico). Non resta che sporgere denuncia ai carabinieri, con l' amarezza di avere subìto un furto sicuramente per opera di qualche inqualificabile gaglioffo, che magari è riuscito a intrufolarsi durante le danze e a scappare col bottino, e in ogni caso rovinando la festa agli amici.

 

Ma già il giorno dopo, dopo un' inchiesta "lampo" - come dice Il Resto del Carlino che ha riportato l' accaduto - emerge che la verità era molto più semplice e sconcertante. La ladra era nientemeno che uno dei testimoni, giacché si tratta di una persona vicinissima allo sposo, e per la precisione sua sorella, di ventidue anni.

 

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Una figura di cacca dalle proporzioni epocali, forse una cosa ineguagliata nella storia del matrimonio da che tale sacramento esiste. Tra l' altro, risalire al colpevole, grazie alla balordaggine della ladra, per gli uomini dell' Arma è stato un gioco da ragazzi. La furbetta infatti, poche ore dopo aver sgraffignato il cellulare, gli aveva cambiato la sim per cominciare subito a usarlo. Ladruncola al pranzo di nozze, suvvia, passi - l' abbiamo detto: i matrimoni sono certe rotture di scatole che un' infrazione diventa in fondo una manchevolezza veniale - ma pure impaziente! Eh no, questo brutto vizio le ha meritatamente procurato il castigo.

 

LA CONFESSIONE

drogati di smartphone

Il cambio della scheda ha infatti permesso ai carabinieri di rintracciarla, tramite l' intestazione dello smartphone e la mail interna. Dopodiché gli agenti hanno chiesto agli sposi la lista degli invitati, per un controllo incrociato. A quel punto, sentitasi braccata, la sorella dello sposo ha confessato tutto alla madre (povere madri, sempre a loro tocca scoprire per prime l' imbe-cillità della prole) e poi ai militari, guadagnandosi una denuncia per furto aggravato.

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Lieto fine: il cellulare è tornato alla legittima proprietaria. E ora che radioso futuro si annuncia per gli sposi, i quali certo non dimenticheranno mai il giorno del loro matrimonio. Un' unione che nasce sotto i migliori auspici, nel segno della fiducia adamantina, della stima reciproca tra i parenti, e della destrezza di mano. Morale? Siete avvisati, se avete in programma nelle prossime settimane di partecipare a qualche matrimonio. Sappiate che, nel mondo del crimine, sono frequenti i fenomeni imitativi: quindi occhio ai portafogli e ai cellulari. Non solo al banchetto di nozze, ma anche in chiesa mentre magari si è distratti dall' emozione per lo scambio degli anelli, sempre che un testimone non se li sia fregati. Non si sa mai.

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