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    SOGNI DI CONQUISTARE UNA COPERTINA O UN SERVIZIO TV? ANNUNCIA LA TUA OMOSESSUALITÀ - BOTTA DI POPOLARITA’ PER DENSON E HIRTS, ATLETI MINORI DI BASEBALL E RUGBY - SPORT DA DURI PER DEFINIZIONE, IL RUGBY È QUELLO CHE HA REGALATO PIÙ SORPRESE GAIE


     
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    Federico Pistone per "Corriere della Sera"

     

    Keegan Hirst Keegan Hirst

    Se lo confessano Martina Navratilova o Greg Louganis, campioni del passato che, in epoca insidiosa, avevano solo da perderci - popolarità, contratti, amicizie - tanto di cappello per coraggio e sincerità. Se a dichiarare di essere gay sono David Denson o Keegan Hirts la reazione è tiepida e per qualcuno anche un po' sospetta.

     

    Keegan Hirst Keegan Hirst

    I due atleti, ancora in cerca di gloria nel baseball e nel rugby, hanno sentito in questi giorni la necessità di fare il fatidico coming out, trovando quell' improvvisa ribalta che i campi non gli hanno ancora concesso. David Denson, 20 enne interbase di colore, ne ha voluto parlare prima con i suoi compagni della Helena Brewers, squadra della Pioneers League, «succursale» dei Milwaukee della Major di baseball: «Mi hanno dato quella fiducia di cui avevo bisogno», racconta lo statunitense.

     

    «Mi hanno detto: il tuo orientamento sessuale non ha nulla a che vedere con le tue capacità. Non ti tratteremo in modo diverso e siamo sempre con te». Più sofferta la confessione di Hirst, 27enne rugbista britannico, sposato e padre di due figli.

     

    Gareth Thomas Gareth Thomas

    Gioca pilone nei Bulldogs di Batley, Yorkshire, campionato della League Kingston Press. «All' inizio non riuscivo nemmeno a riconoscere a me stesso di essere gay, figuriamoci a parlarne ad alta voce. Ora mi sento come se avessi tirato un lungo respiro trattenuto da troppo tempo».

     

    Lo sport da duri per definizione, il rugby appunto, è quello che ha regalato più sorprese sugli orientamenti sessuali: nel 2009 Gareth Thomas, leggendario capitano della nazionale gallese (100 presenze tonde) informò il mondo della propria omosessualità e quello sì che era stato un terremoto.

     

    rugby rugby

    Aveva 35 anni, appena separato dalla moglie Jemma e ancora in piena attività, così si affrettò a precisare: «Prima di tutto sono un rugbista, sono un uomo. Non voglio essere identificato come giocatore gay. Non avrei potuto fare outing senza prima essermi affermato come giocatore e senza essermi guadagnato rispetto sul campo». Dopo aver tentato più volte il suicidio, Thomas si è finalmente accasato con l'ex pilota della Raf Ian Baum con cui condivide la vita nel Galles del Sud, servizi fotografici hard compresi.

     

    Due anni prima il coraggio lo aveva avuto Nigel Owens, arbitro gallese di rugby, uno dei più bravi, oggi 44enne. Ci ha scritto anche una biografia appassionata («Hanner Amser», traducibile in «a metà tempo») in cui racconta: «Sono stato fortunato, l' ambiente del rugby mi ha protetto. Forse nel calcio sarebbe stato più difficile».

     

    Vero. Nel 1990 Justin Fashanu (suicida nel '98) fu il primo calciatore ad ammettere di essere gay: il tecnico del Nottingham Brian Clough, quello del «maledetto United», lo aveva riempito di insulti omofobi e costretto a cambiare aria.

     

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