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    SOLO L'ISOLAMENTO FRENA LA CURVA DEI CONTAGI - LA SIMULAZIONE OFFERTA DAL “WASHINGTON POST” DIMOSTRA COME, TRA QUATTRO SCENARI ALTERNATIVI, SOLO SE TUTTI RESTANO A CASA DA SUBITO È POSSIBILE GOVERNARE L’EPIDEMIA E MIGLIORARE LA RISPOSTA SANITARIA - VIDEO


     
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    Elena Tebano per il “Corriere della Sera”

     

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    Anche Boris Johnson alla fine si è dovuto arrendere alla «matematica del contagio»: c' è uno studio che quantifica in 250 mila morti il costo umano della strategia inizialmente annunciata dal premier britannico per affrontare l'epidemia di coronavirus. E cioè far «sfogare» l' infezione, provando a isolare solo gli anziani a più alto rischio. Per questo Johnson, secondo i media britannici, ha abbandonato l'approccio più graduale a favore di quello dell' isolamento e distanziamento sociale sul modello italiano, suggerito anche dall'Organizzazione mondiale della sanità.

     

    EMERGENZA CORONAVIRUS - FOLLA A FREGENE INCURANTE DEL RISCHIO EPIDEMIA EMERGENZA CORONAVIRUS - FOLLA A FREGENE INCURANTE DEL RISCHIO EPIDEMIA

    Lo stesso studio, elaborato dal team di risposta al Covid-19 istituito dell'Imperial College sotto la guida dell' epidemiologo Neil Ferguson, calcola che negli Usa in assenza di azioni per rallentare la diffusione del virus potrebbero morire 2,2 milioni di persone.

    Secondo Ferguson, l' impatto potenziale del coronavirus è infatti comparabile a quello dell'«influenza spagnola» del 1918 e senza misure di contenimento c'è il rischio che stravolga il sistema sanitario di «qualsiasi Paese sviluppato, inclusi gli Stati Uniti».

     

    Per capire come si diffonde il virus senza misure di contenimento, il Washington Post ha pubblicato un simulatore grafico che rende visibile la «matematica del contagio» descritta da Paolo Giordano sulle pagine del Corriere . Si può visualizzare online (all' indirizzo www.washingtonpost.com/graphics/2020/world/corona-simulator/ ): ricostruisce le dinamiche di trasmissione di una malattia inventata (la «stimulitis») in quattro scenari diversi: 1. senza alcuna misura di contenimento; 2. con la quarantena assoluta (che comunque fa «scappare» qualche infetto); 3. con forme di isolamento e «distanziamento sociale» che permettono di uscire solo a un cittadino su quattro; 4. se esce solo un cittadino su otto.

     

    coronavirus coronavirus

    E mostra perché è fondamentale stare tutti a casa, da subito. L' ipotetica «stimulitis» è estremamente contagiosa: basta che una persona sana entri in contatto con una persona malata e si infetterà. Dai vari scenari si ricava una curva dei contagi: più la curva è alta, più sono i malati in contemporanea, più è difficile per il sistema sanitario prendersene cura.

     

    Senza misure la curva è altissima, con l' isolamento totale si riesce ad abbassare una curva già iniziata, col distanziamento sociale si tiene la curva molto bassa a lungo.

    Secondo gli esperti le varie strategie vanno usate in momenti e luoghi diversi. Ma il messaggio è chiaro: l'«isolamento sociale» è fondamentale per contenere l' epidemia e migliorare la risposta sanitaria. Perché funzioni, però, ognuno deve prendersi la responsabilità di seguire sempre le misure di cautela necessarie. Altrimenti non serve a niente. Tra le misure più importanti, secondo gli esperti, c' è l' autoquarantena di 14 giorni se si sospetta di aver avuto contatti con un positivo.

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