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    ZITTO, PUTIN CI ASCOLTA! - SOLO ORA CHE I RUSSI SONO I NOSTRI NEMICI SCOPRIAMO CHE MOSCA SPIA L’EUROPA - UN’INCHIESTA SCOVA 182 ANTENNE SUI TETTI DELLE AMBASCIATE RUSSE NELLE CAPITALI EUROPEE, ROMA INCLUSA, CHE SERVONO AGLI 007 DI MOSCA PER INTERCETTARE COMUNICAZIONI, CELLULARI E TELEFONI SATELLITARI - E’ QUEL CHE FANNO TUTTI, A PARTIRE DAGLI AMERICANI, COME DIMOSTRATO DALLE RIVELAZIONI DI EDWARD SNOWDEN: LA NATIONAL SECURITY AGENCY ASCOLTAVA TUTTO, PURE I NOSTRI RUTTI…


     
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    Estratto dell’articolo di Andrea Marinelli e Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

     

    LO SPIONAGGIO DELLA RUSSIA NELLE CAPITALI EUROPEE LO SPIONAGGIO DELLA RUSSIA NELLE CAPITALI EUROPEE

    Comignoli, tetti spioventi o piatti come una terrazza, tegole rosse, architetture più eleganti. In mezzo c’è un mare di antenne: piccole, alte, paraboliche, altre invisibili dentro container, altre ancora mimetizzate da qualche parte. Secondo un’indagine di un gruppo di giornali nordeuropei, questa «foresta» è parte di un’attività di spionaggio russa che usa le ambasciate, ma anche edifici meno identificabili, in tutta Europa e nel resto del mondo.

     

    L’inchiesta Espiomats torna su un filone noto, quella dell’intelligence elettronica. Ai tempi delle rivelazioni di Edward Snowden, la Nsa americana finì sotto accusa per lo stesso motivo: le installazioni nelle rappresentanze diplomatiche servivano a monitorare gli stessi alleati. Oggi, con la guerra in Ucraina, sotto osservazione finiscono i servizi segreti di Mosca. Lo sanno tutti cosa avviene e da quanto, però adesso viene raccontato con maggiori dettagli.

    PUTIN SCORTATO IN BAGNO DAGLI AGENTI DEI SERVIZI SEGRETI PUTIN SCORTATO IN BAGNO DAGLI AGENTI DEI SERVIZI SEGRETI

     

    Usando droni, video, foto e buone fonti sono state censite 182 «antenne», con una presenza massiccia alla seda diplomatica della Russia a Bruxelles dove ne hanno contate ben 17. Il Belgio […] è infatti un grande target. Nell’elenco compaiono le capitali di 39 Paesi europei e non: Sofia, Praga, Belgrado, Lisbona, Madrid, Nicosia, Berlino, Parigi, La Valletta e altre ancora, ma vi sono antenne — non censite nell’inchiesta — anche sul tetto dell’ambasciata di Roma. Gli apparati hanno una giustificazione «legittima», servono per garantire i collegamenti tra i diplomatici e il ministero. Ragioni d’ufficio, pertinenze, esigenze legate — diciamo — alla professione.

    SERVIZI SEGRETI SERVIZI SEGRETI

     

    […] Gli esperti hanno identificato sistemi che certamente garantiscono un dialogo «criptato», in sicurezza. Però ne appaiono altri che possono intercettare comunicazioni, cellulari e telefoni satellitari. […] I «russi sanno che gli occidentali sanno», possono adottare contromisure e contro-contromisure. Per carpire dati e, nel contempo, per contrastare la sorveglianza alleata.

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    […] Una ricognizione aerea può avvistare il «disco» sospetto sulla parte superiore di un palazzo […] E allora è possibile che vengano studiate soluzioni alternative per sottrarsi ai controlli. Un campo infinito. […] Per anni sono girate ipotesi su una casa situata davanti all’ingresso dell’ambasciata russa a Washington. Una probabile postazione dell’Fbi, con tanto di fotocamera nascosta dietro la tenda di una finestra, per registrare chi entrava o usciva.

     

    […] Lo sfondo di questo «teatro» è la crisi ucraina. Dopo l’invasione, l’Alleanza ha espulso circa diplomatici 400 russi, funzionari sospettati di fare le spie. Inoltre sono stati individuati molti illegali, gli infiltrati. L’attenzione è cresciuta, sono state strette le maglie per rendere la vita difficile agli avversari, è partita una guerra di informazione che ha svelato molto su Fsb e Gru, le due «agenzie» coinvolte nella battaglia. […]

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