ucraina, evacuazione di civili nella regione di lugansk 11
La guerra in Ucraina è arrivata al trentasettesimo giorno di conflitto, ma la strada verso una tregua è ancora lunga. Dopo i negoziati aperti tre giorni fa a Istanbul, la prossima mossa è quella dei colloqui online della diplomazia in programma per oggi 1 aprile. Ma intanto i combattimenti continuano e il Pentagono ipotizza un conflitto più ampio e lungo di quanto previsto, mentre secondo l’Intelligence britannica, Mosca starebbe dispiegando forze armate dalla Georgia. Intanto prezzi record per il gas in Europa.
Vitali Klitschko
L’Italia entra tragicamente nel bilancio delle vittime della guerra con il nome di Edy Ongaro, un 46enne veneziano, rimasto ucciso da una bomba a mano mentre combatteva con le milizie separatiste filorusse del Donbass. Uno spiraglio oggi si è aperto nell’incubo di chi è rimasto a Mariupol, assediata e bombardata dai russi: duemila persone sono state evacuate a partire dalla tarda mattinata.
14.50 – Il sindaco di Kiev: “Scontri pesanti vicino alla città”
Il sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko, ha affermato che si stanno combattendo «enormi» battaglie a nord e ad est della capitale ucraina. Lo riferisce il Guardian. Klitschko ha lanciato un avvertimento ai residenti che sono fuggiti dalla città. Il governatore regionale di Kiev aveva affermato oggi che le forze russe si stavano ritirando in alcune aree intorno alla capitale ma rafforzando le loro posizioni in altre
russia, deposito petrolifero in fiamme a belgorod 13
14.45 – “C’è un fenomeno di rientri di profughi in Ucarina anche dall’Italia”
«C’è un fenomeno di rientri di profughi in Ucraina, parliamo di migliaia di persone. Alcuni di questi riguardano anche l'Italia, dove molte madri hanno deciso di tornare a casa, laddove possibile, per essere vicine ai propri figli in guerra». Lo ha detto all'Ansa Vlodymyr Kvurt, il responsabile della gestione rifugiati della regione ucraina di Lviv.
14.30 – Kuleba: la centrale di Chernobyl è di nuovo nostra, ora controlli con Aiea
dmytro kuleba 7
Il ministro degli Esteri dell'Ucraina, Dmytro Kuleba, ha annunciato che il governo di Kiev ha ora di nuovo il controllo della centrale nucleare di Chernobyl e che lavorerà con l'agenzia atomica dell'Onu (Aiea) per determinare cosa abbiano fatto i russi e arginare eventuali pericoli. I soldati russi hanno lasciato il sito nucleare oggi, dopo averne restituito il controllo agli ucraini. Kuleba, parlando in conferenza stampa a Varsavia, ha accusato i russi di essersi comportati in modo irresponsabile nell'impianto nelle oltre quattro settimane in cui ne hanno avuto il controllo, impedendo allo staff di adempiere ai propri obblighi e scavando fossati in zone contaminate. Ha inoltre accusato il governo russo di avere esposto i soldati a radiazioni, mettendo in pericolo la loro salute.
14.20 – L’accusa di Kiev: i russi hanno usato bambini ucraini come scudi umani
recep tayyip erdogan colloqui per la pace in ucraina
I russi usano i bambini ucraini come scudi umani. Lo riferiscono fonti intelligence del ministero della Difesa. Si sono registrati casi di questo tipo nelle regioni di Sumy, Kiev, Chernihiv e Zaporizhia. In particolare, secondo i residenti, nel villaggio di Novy Bykiv (Chernihiv), i russi hanno messo bambini del posto nei camion per assicurare un convoglio di equipaggiamento militare. Secondo fonti di intelligence, i russi usano i bambini come ostaggi per impedire alla popolazione locale di fornire le coordinate dei loro movimenti all'esercito ucraino.
14.00 – Cnn: i russi distruggono un’area oncologia all’ospedale di Chernihiv
ucraina, evacuazione di civili nella regione di lugansk 10
Il sindaco di Chernihiv, città dell'Ucraina settentrionale, ha affermato che i bombardamenti russi hanno distrutto il reparto di oncologia di un ospedale. «Alcuni proiettili hanno colpito direttamente l'ospedale regionale e uno degli edifici, l'unità oncologica, è stata completamente distrutta. Tre persone hanno riportato gravi ferite», ha detto il primo cittadino Vladyslav Atroshenko alla Cnn.
13.40 – Erdogan: già oggi una possibile data per l’incotro tra Putin-Zelensky
recep tayyip erdogan colloqui per la pace in ucraina.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato oggi che per l'incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodimir Zelensky, c'è stato un «positivo avvicinamento» che potrebbe portare alla definizione oggi stesso di una data per l'incontro. «Ho parlato con Zelensky ieri e oggi alle 16 parlerò con Putin. Con il risultato del negoziato che ha avuto luogo tra delegazioni e' ora tempo che i due leader si parlino per compiere dei passi per risolvere l'impasse legata allo status dii Donbass e Crimea. Con i colloqui di oggi si definirà una data per l'incontro. Su questo argomento ci siamo resi disponibili a ospitare l'incontro. Zelensky ha un approccio positivo, come anche Putin in passato. Oggi ci parlerò e definiremo la data». ha detto Erdogan.
13.35 – Evacuazione da Mariupol: via 2mila civili
incontro dmitry kuleba sergei lavrov in turchia
È in corso l'evacuazione di circa 2mila civili dalla città assediata di Mariupol. Lo riferisce il Guardian citando il consiglio comunale cittadino. Molte auto private si sono unite ai 42 bus scortati dai veicoli della Croce rossa e del Servizio di emergenza ucraino dalla vicina Berdyansk e diretti verso Zaporizhzhia, afferma il consiglio comunale di Mariupol su Telegram, postando un video del convoglio.
13.30 – Il presidente polacco in visita a Papa Francesco
Il Papa ha ricevuto in udienza, nel Palazzo apostolico vaticano, Andrzej Duda, presidente della Polonia, il quale, successivamente, si è incontrato con il card. Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati. «I cordiali colloqui in Segreteria di Stato sono stati dedicati al conflitto in corso in Ucraina e alla sicurezza e pace in Europa. In questo contesto, ci si è soffermati soprattutto sulla situazione dei profughi e dei rifugiati ucraini e sulla loro assistenza umanitaria», riferisce una nota della sala stampa della Santa Sede.
13.25 – Da Kuleba no comment sull’attacco a Belgorod
mariupol devastata dai bombardamenti russi
l ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, non ha voluto confermare né smentire le accuse di Mosca secondo cui le forze di Kiev hanno lanciato un attacco contro la città russa di Belgorod, facendo esplodere un deposito di petrolio. «Non posso né confermare né respingere la dichiarazione secondo cui l'Ucraina è coinvolta in questo (attacco) perché non possiedo tutte le informazioni militari», ha affermato Kuleba, durante un punto stampa in Polonia. Se confermato, si tratterebbe del primo attacco ucraino sul suolo russo dall'inizio dell'invasione.
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13.10 – Medinsky: “Le posizioni su Crimea e Donbass non cambiano”
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Le posizioni di Mosca su Crimea e Donbass rimangono invariate. Lo ha detto su Telegram il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky. «Continuiamo i colloqui in videoconferenza. Le nostre posizioni su Crimea e Donbass rimangono invariate», ha scritto, pubblicando le foto delle delegazioni russa e ucraina.
13.05 – Cremlino, attacco Kiev a deposito Rosneft peserà sui colloqui
Secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, l'attacco di elicotteri militari ucraini a un deposito di petrolio Rosneft in Russia, nella regione russa di Belgorod, a nord dell'Ucraina, non creano condizioni favorevoli al proseguimento dei colloqui di pace. «Naturalmente, questo non è qualcosa che può essere percepito come una creazione di condizioni confortevoli per il proseguimento delle trattative», ha risposto Peskov citato da Interfax, secondo quanto riporta la Bbc.
12.45 – Il bilancio delle vittime dell’attacco a Mykolaiv sale a 28
mariupol devastata dai bombardamenti russi
Salito a 28 morti il bilancio delle vittime dell'attacco russo di martedì contro l'edificio dell'amministrazione statale regionale di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina. Lo ha reso noto il governatore, Vitaliy Kim.
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12.23 – Lavrov: “I negoziati con Kiev devono proseguire”
I negoziati con l'Ucraina «devono proseguire», ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov in una conferenza stampa a Nuova Delhi. Devono proseguire, ha spiegato, «anche se non c'è ancora un piano approvato per un accordo», dopo l'ultimo round di colloqui a Istanbul. Il Cremlino «sta preparando la risposta di Mosca» alle proposte ucraine, ha aggiunto il ministro.
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C'è uno spostamento delle posizioni di Kiev, sul no al nucleare e sull'adesione all'Ue, ma «molto deve essere ancora compreso, da parte degli ucraini» sulle posizioni di Mosca sul Donbass e la Crimea. «La maggior parte dei Paesi al mondo comprendono cosa sta accadendo e l'inammissibilità dei comportamenti dei nostri inaffidabili partner Occidentali», ha affermato inoltre Lavrov, ribadendo che quella in atto non è una guerra, ma una operazione speciale rivolta solo contro obiettivi militari.
12.25 – Lo zio del miliziano italiano ucciso: ridateci la salma
cimiteri improvvisati a mariupol 1
«Speriamo che la salma di Edy possa rientrare in Italia e che i funerali si possano svolgere qui in paese», dice Rino Ongaro, zio paterno del 46enne veneziano rimasto ucciso da una bomba a mano mentre combatteva con le milizie separatiste del Donbass. «Non abbiamo avuto altre notizie, mio fratello Sergio sta attendendo qualche informazione ulteriore. Ci hanno soltanto confermato le tragiche circostanze in cui mio nipote ha trovato la morte».
12.21 – Minato dai russi il percorso verso Lysychansk
Minato dai russi con un drone il percorso di evacuazione di un bus verso Lysychansk. Lo ha comunicato il capo dell'Amministrazione regionale del Luhansk, Serhiy Haidai. «La tragedia è stata scongiurata. Anche Novodruzhesk e Privillya sono state bombardate».
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11.20 – Zelensky degrada due generali accusati di tradimento
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha annunciato che saranno privati dei gradi due generali, l'ex capo della Sicurezza interna, Andriy Naumov, e l'ex responsabile del servizio di sicurezza nella regione di Khershon, Serhiy Krivoruchko. Il leader ucraino l'ha dichiarato in un videomessaggio sul suo canale Telegram, ripreso dall'agenzia Unian. «Ora non ho tempo per occuparmi di tutti i traditori – ha detto Zelensky –. Ma gradualmente riceveranno tutti una punizione». I due generali, secondo il presidente, hanno violato il loro giuramento e saranno perciò degradati.
Razzi su Belgorod, Mosca accusa Kiev, ma per gli analisti difficile accertare questa versione. I video a confronto.
vitali klitschko
12.15 – Peskov: le forniture di gas non si interromperanno se oggi non avverrà il pagamento in rubli
Le forniture di gas russo non si interromperanno se i pagamenti in rubli non avverranno oggi. Lo ha chiarito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, nel giorno in cui è entrato in vigore il decreto del presidente russo Vladimir Putin, che impone ai «Paesi ostili» il pagamento in rubli delle forniture di gas. «Il pagamento per quelle consegne che sono in corso ora non dovrebbe essere effettuato oggi, dovrebbe essere effettuato alla fine della seconda metà del mese, aprile, o anche all'inizio di maggio». La decisione di far pagare in rubli le forniture di gas potrebbe essere annullata in futuro a certe condizioni, ma al momento è «l'opzione più affidabile», ha detto Peskov, rispondendo alla domanda se questa misura possa essere revocata.
russia, deposito petrolifero in fiamme a belgorod 9
12.10 – Rivenuti a Trostyanets due corpi torturati e crivellati di colpi
Due corpi di civili torturati e colpiti da colpi d'arma da fuoco sono stati rinvenuti nell'area di Trostyanets. Le vittime sono civili, di cui i parenti avevano denunciato la sparizione qualche giorno fa. Questo si legge sul canale governativo ufficiale Telegram.
12.05 – Ancora possibili gli attacchi aerei alla regione di Chernihiv liberata
Grazie alle azioni delle forze armate, le forze militari russe si stanno ritirando dalla regione di Chernihiv, ma si ignora con quale obiettivo. Lo ha dichiarato il capo dell'Amministrazione regionale di stato di Chernihiv, Vyacheslav Chaus sul canale ufficiale Telegram. Chaus ha anche avvisato i residenti della possibilità di ulteriori attacchi aerei nella regione e raccomandato l'allerta.
mariupol dall alto dopo i bombardamenti russi
12.05 – La polizia ucraina: spari contro gli aiuti umanitari a Marinka
La polizia incaricata della consegna di aiuti umanitari a Mariinka, è finita sotto il fuoco nemico. Gli occupanti hanno sparato lungo il percorso, ma le forze dell'ordine sono riuscite ad arrivare a destinazione con gli aiuti alimentari. Così si legge sul canale telegram ufficiale della Polizia nazionale ucraina.
12.00 – Peskov: oggi telefonata Putin-Erdogan
Il presidente russo Vladimir Putin avrà oggi un colloquio telefonico con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Lo ha reso noto il portavoce Cremlino, Dmitry Peskov.
11.50 – Mosca: l’attacco a Belgorod peserà sui colloqui
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«L’attacco ucraino a Belgorod, in Russia, peserà sui colloqui». Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Mosca ha accusato le forze di Kiev di aver compiuto un raid contro la città russa che si trova al di là del confine settentrionale ucraino: due elicotteri avrebbero lanciato missili, facendo scoppiare un deposito di petrolio. Si tratterebbe del primo attacco ucraino sul suolo russo dall’avvio dell'invasione. Kiev tuttavia non ha confermato.
esplosione a kharkiv
11.35 – La denuncia di Kharkiv: nelle ultime 24 ore 170 bombardamenti russi sulla regione
Nella regione di Kharkiv sono stati registrati 170 bombardamenti nelle ultime 24 ore e un razzo è caduto anche nel centro della città. Lo ha annunciato in un telegramma il capo dell'amministrazione civile-militare regionale di Kharkiv Oleh Synegubov, come riferisce Ukrinform. «Nelle ultime 24 ore, le forze di occupazione russe hanno bombardato aree di artiglieria, mortai e carri armati nei distretti di Saltivka, Pyatihatka, Oleksiyivka, HTZ, Kholodna Hora, Kulinichi, Velyka Danylivka e Dergachi», ha detto Sinegubov.
11.30 – Kiev: morti 17.700 soldati russi, distrutti 625 tank
palazzi distrutti a kharkiv
Ammonterebbero a 17.700 le perdite fra le fila russe dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 17.700 uomini, 625 carri armati, 1751 mezzi corazzati, 316 sistemi d'artiglieria, 96 lanciarazzi multipli, 54 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 143 aerei, 131 elicotteri, 1220 autoveicoli, 7 unità navali, 76 cisterne di carburante e 85 droni.
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