Giordano Bruno Guerri
Concetto Vecchio per la Repubblica - Estratti
Giordano Bruno Guerri, cosa ne pensa della censura ai danni di Scurati?
«Perché dice censura?»
Come la chiamerebbe?
«Ma non sappiamo se è saltata per tircheria della Rai o perché lui voleva più soldi».
Motivi editoriali, c’è scritto su un documento Rai.
«Io lo avrei fatto gratis».
Nel merito che mi dice?
«Scurati afferma che sulla sua faccia hanno dipinto un bersaglio, ma dimentica che ha attaccato per primo lui».
Ma resta la sproporzione di un cittadino attaccato dal governo.
«Ma non è un privato cittadino, è uno scrittore famoso. Deve sopportare le reazioni di chi accusa».
giordano bruno guerri
(...)
«Io sono liberale, libertario, democratico ed ex libertino, e quindi antifascista».
Ma non è un valore?
«Ma il ribadirlo ossessivamente mi ricorda quelli che protestano contro la spedizione dei Mille».
Giorgia Meloni fa bene a non dirsi antifascista?
«Non può rinnegare la sua storia. Viene da lì. Ha ancora la fiamma nel simbolo».
Ecco.
«Capisco che come politica non si possa smentire. Ma sono sicuro che le pesa».
Perché non toglie la fiamma?
«Lo farà. Ma diamole tempo. Non è così difficile rinnovare le origini».
Fini lo fece.
«Ma dopo che era al potere da anni. Meloni lo è da meno di due».
giordano bruno guerri foto di bacco
Per chi voterà alle Europee?
«Forza Italia».
(...)
Le piace la destra al potere?
«Mi piace il decisionismo. Meno il conservatorismo sui diritti, a cominciare dall’eutanasia».
E sull’aborto?
«Penso che lì l’ultima parola spetta alle donne. Nessuno può imporre niente».
Concorda su Tele Meloni?
«No».
Vede mai il Tg1?
«Ma è sempre stato così, con il partito che sta a palazzo Chigi. Ho una certa età per ricordare gli spot della Rai a Fanfani».
Non c’è occupazione?
«Si chiama spoil system».
Cosa guarda in tv?
«I tg, Blob, Crozza, Rai Storia, molto La 7».
Insomma, non prevede una democrazia ungherese?
«No. Sarei il primo a denunciarla».
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