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    LA VITA È MOLTO PIU’ DURA DI UNA FICTION – NEGLI ULTIMI MESI SONO AUMENTATI GLI EPISODI DI VIOLENZA NEL PENITENZIARIO MINORILE NAPOLETANO DI NISIDA, CHE HA ISPIRATO LA FICTION RAI “MARE FUORI” – SABATO SCORSO UN DETENUTO HA APPICCATO UN INCENDIO IN CELLA E DOMENICA C'È STATA UN'AGGRESSIONE TRA DUE GIOVANI MAGREBINI – IL PROBLEMA PRINCIPALE È LA GESTIONE DI TANTI DETENUTI STRANIERI (LA METÀ DEI 57 RINCHIUSI), MOLTI CON PROBLEMI PSICHIATRICI...


     
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    Estratto dell'articolo di Viviana Lanza per “Il Messaggero”

     

    carcere minorile di nisida carcere minorile di nisida

    Negli ultimi tre anni succede spesso: dici Nisida e il pensiero va alle scene della fortunata fiction "Mare Fuori", ai suoi protagonisti e alle loro storie di amicizia e amore, di rimorsi e voglia di riscatto. Ma Nisida non è soltanto la trama di un film e la realtà incrocia quotidianamente le storie, vere e drammatiche, dei giovani depositati e le critiche, ancora difficili da risolvere, del sistema penitenziario minorile.

     

    Il vero nodo, ultimamente, è la gestione di tanti detenuti stranieri, molti con problemi psichiatrici e moltissimi inflitti dalle strutture del Nord Italia. Tutto questo rischia di rendere Nisida una polveriera. Sabato scorso un detenuto ha appiccato un incendio in cella e domenica c'è stata un'aggressione tra due giovani stranieri.

    carcere minorile di nisida carcere minorile di nisida

     

    […] Sono 14 i giovani arrivati, a settembre dello scorso anno, nel carcere minorile di Nisida. Provengono dagli istituti di Milano, Torino e Treviso temporaneamente svuotati a causa di lavori di ristrutturazione […] e in quattro casi si tratta di trasferimenti per motivi disciplinari.

     

    Sradicare un giovane detenuto da un carcere del Nord per trasferirlo a Napoli significa calarlo in un ambiente del tutto nuovo, a mille chilometri dalla propria famiglia che nella stragrande maggioranza dei casi non ha le possibilità economiche per affrontare il viaggio e fare i colloqui. Significa anche interrompere tutto d'un tratto i rapporti umani e le relazioni di fiducia con educatori e volontari che sono molto spesso la vera chiave del successo di un percorso di rieducazione e responsabilizzazione del minore che delinque.

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    […] La convivenza in carcere non è facile, e non lo è nemmeno in un carcere minorile come Nisida che in Italia ospita il più alto numero di detenuti (57 di cui due in semilibertà, a inizio 2023). Stando alla relazione annuale sullo stato delle carceri stilata dal garante campano Samuele Ciambriello, circa la metà dei detenuti di Nisida è straniero. In particolare, su 27 chiusi tra i 14 e i 17 anni 9 sono stranieri, su 9 chiusi tra i 18 ei 20 anni ci sono 6 stranieri e su 5 tra i 21 ei 25 anni di età uno è straniero. Tirando le somme, su 41 depositati, 16 sono stranieri. E allargando la lente sulla situazione in Campania, degli 85 giovani reclusi in strutture penali minorili 40 sono stranieri.

     

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    Il garante Ciambriello sottolinea quindi la necessità non solo di più mediatori linguistici e culturali, ma anche di intervenire affinché sia rispettato il principio della territorialità evitando che un detenuto sia costretto a scontare la pena a migliaia di chilometri dalla propria città di provenienza.

     

    […] Carcere di Nisida, refettorio, domenica pomeriggio. Un ragazzo magrebino ha raggiunto alle spalle un ragazzo riconosciuto e lo ha ferito al volto con un taglierino artigianale. L'immediato intervento degli agenti di polizia penitenziaria ha impedito che la situazione degenerasse. È chiaro che la tensione ormai si taglia a fette, e il mare fuori non basta più.

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