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    "SONO CADUTO IN UNA PROVOCAZIONE" - "GIMBO" TAMBERI SI SCUSA DOPO IL VAFFA AL RIVALE FASSINOTTI AGLI ASSOLUTI DI RIETI: "HO SICURAMENTE SBAGLIATO, MA MI HA STUZZICATO PER TUTTA LA GARA. QUESTA COSA ERA GIÀ SUCCESSA IN PASSATO - LA SPORTIVITÀ È UN VALORE FONDAMENTALE" - VIDEO


     
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    Andrea Buongiovanni per gazzetta.it

     

     

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    Gimbo Tamberi decide di chiedere scusa a tifosi e appassionati per quanto accaduto domenica sera sulla pedana dell’alto degli Assoluti al Guidobaldi di Rieti (cartellino giallo per comportamento antisportivo compreso) e, per farlo, pubblica un lungo messaggio video sul proprio profilo Instagram. "Ci tengo a scusarmi per il mio gesto - dice -; in un momento di massima tensione, ho reagito a una provocazione e ho sicuramente sbagliato, quindi chiedo scusa a tutti i presenti e a chi ha guardato la gara. Sono caduto in una provocazione".

     

     

    Il fattaccio avviene al termine di una gara anomala, terminata agli “spareggi” con Marco Fassinotti. Il campione olimpico conquista il sesto titolo italiano all’aperto della carriera, ma non andando oltre 2.26 al... quinto tentativo, misura che a venti giorni dai Mondiali di Eugene non può soddisfarlo. Fassinotti, dopo il salto vincente del rivale, si avvicina per stringergli la mano, ma Gianmarco per tutta risposta lo manda platealmente a quel paese.

     

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    "Sono stato io a provare a salutarlo - dirà il marchigiano - e lui, come altre volte in passato, mi ha apostrofato con una frase infelice: 'Tanto non puoi saltare più' mi ha detto, ben sapendo che il mio solo obiettivo di giornata era andare molto più in alto". "Ho sentito che chiedeva ai giudici di proseguire - avrebbe replicato il piemontese -: per chiarirgli la situazione senza che si innervosisse ulteriormente, gli ho solo detto 'Non credo si possa'.

     

    Tutti, comunque, hanno visto come è andata. Non me la sono nemmeno presa: faccia quel che vuole, come sempre. Ma siamo adulti: ho persino chiesto che non gli venisse dato il giallo. Non è bello per un campione olimpico. La decisione di proseguire la gara agli spareggi? Non ci siamo parlati: a me stava bene, penso anche a lui".

     

    IL MESSAGGIO

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       La provocazione alla quale ora Tamberi si riferisce è legata propria alla frase "Tanto non puoi proseguire". "Una volta terminato il salto - è la versione di Gimbo - mi sono avvicinato a Marco per dargli la mano e congratularmi con lui, perché aveva fatto un’ottima gara. Ma mentre gli tendevo la mano, lui ha risposto con un sogghigno, come a dire: 'È vero che hai vinto, ma ciò che volevi non riuscirai ad ottenerlo'.

     

    Una presa in giro. In quel momento non ci ho visto più, era tutta la gara che mi stava stuzzicando. E questa cosa era già successa in passato: mi ricordo benissimo quando nel 2013 cercai in tutti i modi di sconfiggerlo, ma lui non me lo permise e mi stuzzicò durante tutta la gara. Ma la sportività, come sa chi mi conosce, è per me la cosa più importante: nel nostro sport e nella vita. Quindi mi scuso".

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