Mattia Pagliarulo per Dagospia
Viso disegnato da lineamenti perfetti, sembianze da Diva degli anni 60’, occhi da cerbiatta, seno enorme, lato b presidenziale, fisico esplosivo, prosperoso e mediterraneo: stiamo parlando della pornostar Marina Mantero che stasera accompagnata dalle sue storiche colleghe, icone del porno anni 90’ Valentine Demy, La Venere Bianca e Luana Borgia festeggerà i suoi 25 anni di carriera in un evento denominato “Hot Night Super Milf” organizzato dal Sexy Disco Penelope di Pontedera (Pisa).
La Mantero in questa intervista esclusiva rilasciata a Dagospia parla dei suoi esordi, della sua vita, delle sue specialità e gusti sessuali, non risparmiando frecciatine al vetriolo, e tutto ciò lo fa senza alcuna censura e senza peli sulla lingua, e non solo lì...
-Marina, qual è stato il suo primo approccio con il mondo dell’hard?
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L’approccio con questo mondo è avvenuto prestissimo, avevo 17 anni. Penso di essere stata l’unica ragazza a girare un film hard da minorenne, era il 1994 e sono andata a fare il mio primo film porno in Svizzera, ovviamente ad insaputa della mia famiglia, non mi sono mai pentita di aver fatto quella scelta.
Ricordo che fu uno scandalo, ne parlarono tutti, compresi i tg e i giornali.
Tutte le ragazzine della mia età volevano fare le veterinarie, le infermiere, le estetiste, io invece vedevo in televisione Cicciolina e già da adolescente sognavo di diventare come lei; di diventare una pornostar famosa.
Principalmente per un motivo economico, volevo aiutare la mia famiglia e non farmi mancare nulla, avere la mia indipendenza; il compenso del mio primo film a luci rosse dal titolo “Lolita voleva di più” fu molto alto!
-La sua famiglia come lo ha scoperto e come hanno reagito a questa sua scelta decisamente contro corrente e discutibile ?
Mio padre è mancato quando io avevo 5 anni, mia madre era sempre in giro per lavoro perché faceva la musicista.
Io abitavo con i nonni, con mio fratello e le mie due sorelle.
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Una comare del paese dove abitavo, un piccolo centro sul lago di Como mise il VHS del mio film hard all’interno della cassetta postale di casa di mia madre, ma senza cover. Mia mamma inserì il VHS all’interno dell’apposito video registratore e scoprì tutto...
Mio fratello maggiore mi ha pestó a sangue mentre mia mamma gli urlava: “ammazzala, ammazzala, ammazzala!!!”.
Il dispiacere per loro era stato fortissimo, presi tante di quelle botte che me le ricordo ancora, mio fratello mi ruppe il naso e mi lesionó il timpano, quella sera ho dovuto chiamare i carabinieri che venissero in mio soccorso, altrimenti probabilmente data la furia di mio fratello e di mia madre sarei morta.
Ho resistito a fatica in casa ancora qualche mese, il giorno del mio diciottesimo compleanno me ne sono andata.
-Ora i rapporti tra lei e la sua famiglia quali sono?
I miei nonni, mia madre e una mia sorella sono venuti a mancare. Ad ogni modo con la mia famiglia non ho parlato per oltre dieci anni, nemmeno una parola, ho provato tante volte a riallacciare i rapporti ma mi veniva sempre chiuso il telefono in faccia. Poi ci siamo chiariti anche se non hanno mai accettato la mia professione.
Con mia sorella e mio fratello invece abbiamo “un rapporto non rapporto”, c’è sempre quella tensione e quella sfida che tra fratelli non dovrebbe mai esserci, con quell’aria da giudicanti, pazienza! Io ho sempre aiutato anche economicamente la mia famiglia e nella vita ho sempre fatto ciò che ho voluto e come l’ho voluto. Non ho rimpianti, non ho rimorsi, e non porto rancore...
-Lei ha la fama di essere una mangiauomini, verità o leggenda ?
Io amo il sesso, secondo me andrebbe fatto un giorno sì e un giorno no, anche se io personalmente lo faccio molto meno purtroppo.
Io sono bisessuale quindi non mi faccio mancare nulla, me la godo a pieno.
Il pene maschile mi piace non troppo grande altrimenti mi fa male, lo preferisco grosso in circonferenza piuttosto che lungo mentre la vagina femminile mi piace rasata, senza nemmeno un pelo e non deve essere assolutamente slabbrata e con segni di usura, deve essere perfetta e pulita senza le così dette “doppie labbra”.
La mia specialità è sicuramente il sesso orale, che deve essere fatto con delicatezza, calma e passione e deve essere tanto salivoso; io sono devota al fallo che ci devo fare, sono religiosa...mi inginocchio sempre dinanzi alle cappelle!
Il sesso anale però non lo considero proprio, non esiste per me perché è innaturale, e non credo assolutamente alle donne che dicono di godere e di arrivare ad un orgasmo anale. Non hanno la prostata come i maschi, gli omosessuali certo che godono così ma le donne no. Come non credo alla leggenda metropolitana dello squirting, lo squirting è semplicemente pipì! Sono molto sincera e categorica in ciò che dico.
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Il sesso tra donne, il così detto sesso lesbo o saffico mi piace tantissimo, e si combina molto di più rispetto a quello maschio-femmina, è interessante e piacevole. Non amo invece i giochi di ruolo e i travestimenti, mentre per le orgie non le escludo categoricamente ma bisogna sempre vedere prima che situazione si va a creare...
-Qual è la collega che stima di più e la collega che invece non riesce a sopportare?
La collega che ammiro e stimo di più è sicuramente Manuela Falorni, in arte La Venere Bianca, donna elegantissima e dalla raffinatezza unica, alla sua età mi piacerebbe molto essere come lei.
Quella invece che mi sta veramente poco simpatica è Roberta Gemma, premettendo che non l’ho mai conosciuta a fondo quindi probabilmente se l’ avessi conosciuta meglio avrei carpito magari un po’ di profondità celebrale oltre alle altre profondità che ha lei.....il tutto è sicuramente condito dal suo marito-manager che a mio avviso è pessimo. Non mi piacciono le donne che non hanno una propria idea ed una propria identità e si fanno gestire dai mariti. Le persone che conoscono bene la signora Gemma e che ci hanno lavorato insieme convengono con me ed aggiungono che quando lei non è accompagnata dal marito-manager è completamente un altra persona. Ripeto che non l’ho mai conosciuta bene ma ci ho litigato sui social, poi non so se ho litigato direttamente con lei oppure con il marito che si nasconde dietro i suoi account.
-Cosa ne pensa delle pornostar o ex pornostar che si riciclano come escort ?
Premetto che io non ho nulla contro questa professione, ma penso che tra il lavoro di escort ed il lavoro di pornostar ci sia un abisso.
Io non faccio la escort anche se qualche bontempone tempo fa ha usato le mie foto abbinate ad annunci legati agli incontri privati e chiedendo soldi sfruttavano la mia immagine. Ho dovuto ovviamente denunciare questo spiacevole accaduto e le indagini sono in corso, penso ci sia dietro una mia collega.
-Che ricordi ha dei suoi set a luci rosse?
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Molto buoni, mi sono trovata sempre bene. Ho sempre avuto il lusso di scegliere ciò che volevo o non volevo fare; non ho mai avuto bisogno di fare doppie o triple penetrazioni per farmi il nome o farmi decine di uomini tipo catena di montaggio, queste cose le lascio fare alle nuove leve...
-Frecciatina velata a Malena e a Martina Smeraldi?
Mah, Malena innanzitutto prima di andare in televisione dovrebbe imparare a parlare.
Martina Smeraldi è una ragazzina con poca classe, ha dichiarato che a 11 anni già pomiciava e a 12 anni già faceva sesso...più che una pornostar mi sembra che si palesi come una facile descrivendosi così.
Si lascia trascinare perché è immatura e magari si sente spalleggiata da Rocco Siffredi ma quando capirà che il mondo del porno è finito almeno in Italia può giusto fare sto lavoro per qualche spicciolo rimasto nel pentolone da raschiare...per il resto non ci sarà mai più una Selen, una Jessica Rizzo, una Cicciolina o una Moana, questo è il fatto!
L’unico consiglio che mi sento di dare a queste attrici hard così dette nuove leve è solo quello di usare tanta vaselina dato quello che si lasciano far fare...poverette!
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-Sta continuando a fare l’attrice hard?
Ni! Nel senso che faccio i miei spettacoli hard in vari locali italiani, night club, lap dance e club privè. L’ultimo mio film l’ho girato dell’estate 2014 con la più nota casa di produzione a luci rosse italiana, la Pinko, il titolo era “L’eredità di Donna Matilde”, se tornassi indietro ne avrei girati molti di più...
-Come si immagina Marina Mantero tra 20 anni?
Mi immagino all’estero in una casetta sul mare dove c’è sempre caldo tranquilla e serena con i miei amati animali, sposata con un distinto, maturo e comprensivo signore. Una persona apposto, io sono una donna colta e che ha studiato.
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Da vecchia mi immagino bella e mi auguro di aver raggiunto la mia pace mentale dopo una vita di lotte.