Chiara Maffioletti per www.corriere.it
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«Ciao, sono io, Jolanda, la figlia brutta...». Con queste parole, dette con una dolcezza davvero disarmante, Jolanda Renga ha voluto rispondere ai tanti commenti di chi, con la solita aridità a cui ci hanno abituati i social, hanno scritto di lei e del suo aspetto, paragonandola in negativo ai genitori, dicendo che non era altrettanto bella, altrettanto affascinante e via così, verso un baratro di bassezze non qualificabili oltre che ingiuste.
Nel video condiviso sui social, e rilanciato anche dalla mamma, Ambra Angiolini, Jolanda, 18 anni, mostra prima alcuni commenti, poi racconta: «Sei brutta è una cosa che mi dico sempre, da quando sono piccola, quando mi vedo allo specchio, quando mi vedo nelle foto: sei brutta, hai il naso brutto, il sorriso brutto, il neo brutto, le gambe brutte, tutto brutto».
ambra angiolini
Quindi, l’ammissione: «In realtà, mi sono imbattuta in quel video per caso, oggi. All’inizio ci sono rimasta male, molto male. Quindi oggi, al posto di dirmi così, ho deciso di chiedermi scusa, scusa perchè ho dato alle parole di queste persone tanta importanza. Così ho deciso anche di fare un discorso generale a riguardo»
Quello che conta
E, sempre accompagnata dal suo sorriso, ha proseguito: «Il mio sogno, per fortuna, non è essere bella e neanche la sosia dei miei genitori. In realtà il mio desiderio più grande nella vita è fare delle cose che contano, cose importanti e mi piacerebbe tentare di migliorare un po’ il mondo.
Sono felice e anche orgogliosa di me stessa perché posso dire che ogni giorno, nel mio piccolo, tento di fare qualcosa e cerco sempre di dare il massimo in quello che faccio, quindi penso che questo mi renda una bella persona. Ho sempre pensato che le cose importanti fossero quelle che non possiamo vedere: io tengo molto di più alla mia anima che alla mia faccia e al mio aspetto, perché quello non resterà per sempre, invece il mio cuore e la mia anima saranno quelli per tutta la vita e quindi preferisco siano loro ad essere belli e puliti».
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Il punto di forza
E ancora: «Penso che finché la cosa peggiore che si dice di me è che sono brutta, allora posso stare tranquilla, perchè sono abbastanza sicura che non si possa dire di me che io sia cattiva oppure egoista o insensibile. Io vorrei parlare a quelli che si sentono un po’ come me: vorrei dirvi che siete tanto speciali e che finché avrete cura e rispetto di voi stessi e degli altri, brillerete sempre di una luce diversa. Le persone buone e gentili sono belle davvero, quindi vorrei dire a voi di non permettere a quelle persone di cambiare questa parte così speciale e unica: imparate invece ad apprezzarla e a renderla un punto di forza».
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Una lezione di profondità e gentilezza che sparge bellezza anche dove era stato seminato il suo opposto. Tra le tante persone commosse, anche la mamma, che ha risposto così alle sue parole: «Tu il mondo lo hai già migliorato, semplicemente decidendo di esserci. E’ da quando sei nata che cerco di essere “brutta” come te. Follemente tua, amore».
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