Paolo Russo per “la Stampa”
terapia intensiva covid
Gli italiani messi fuori uso dal Covid o perché ricoverati o perché positivi e in isolamento domiciliare sono più di un milione, per l'esattezza un milione e 93mila, dei quali 7.503 ricoverati. Questo dicono i numeri ufficiali, basati su chi il tampone se lo fa in farmacia o in ospedale e viene poi puntalmente registrato dalla Asl. Ma i numeri reali, quelli che ricomprendono l'enorme massa della diagnosi fai da te mai comunicate alle autorità sanitarie, «potrebbero essere pari al 5% della popolazione, ossia tre milioni», sostiene l'epidemiologo dell'Università di Milano, Carlo La Vecchia.
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Di questi almeno un milione sono senza sintomi e se ne vanno tranquillamente in giro senza mascherine a propagare il virus. Mentre i restanti due milioni sono a casa perché in quarantena o per via dei sintomi e quindi inabili al lavoro. Secondo l'esperto «vedere un'epidemia così veemente in estate è singolare. Sappiamo infatti che l'estate rende la trasmissione dei virus respiratori più difficile, ma quanto sta accadendo riflette la contagiosità di questo virus».
terapia intensiva covid 1
Un bel problema per la tenuta dei servizi essenziali, come sicurezza, sanità e trasporti. E neanche a dire che la curva epidemica accenni a flettere. Ieri i nuovi contagi sono stati infatti 71.947, circa 23.500 in più di quelli notificati una settimana fa, con il tasso di positività che sale di un altro 1,4 e va al 27,4%. Scendono da 63 a 57 i morti, mentre crescono i ricoverati: 11 in più nelle terapie intensive e 177 nei reparti di medicina dove i letti occupati dai positivi sono oramai l'11,5%.
TERAPIA INTENSIVA
Valore che si sta avvicinando a quello della prima soglia d'allarme fissata al 15%, superata già da quattro regioni: Umbria (28,9%), Sicilia (23,1), Calabria (21,1) e Basilicata (16,7%). Numeri che fanno chiedere all'assessore alla sanità laziale, Alessio D'Amato, il ritorno alle mascherine al chiuso e la quarta dose subito anche per gli anziani tra i 70 e gli 80 anni.
Di parere opposto è invece il governatore ligure, Giovanni Toti.
«Stiamo assistendo a un dibattito surreale basato su dati errati, quasi che qualcuno già stufo di stare sotto l'ombrellone sperasse di tornare all'epoca delle mascherine in spiaggia», afferma. Facendo poi questo ragionamento: «Il virus circola molto tra noi, ma questo non ha un'analoga ricaduta sui ricoveri perché ogni 10 positivi che entrano in ospedale solo 3 hanno i sintomi del Covid, mentre gli altri sono li per tutt' altro».