fognini barcellona
La squalifica che gli è stata comminata mercoledì a Barcellona, nel corso del match di secondo turno dell'Atp 500 con lo spagnolo Zapata Miralles, non va proprio giù a Fabio Fognini, che torna sull'episodio in un'intervista al 'Corriere della Sera'. "Non ho insultato il giudice di linea nel match contro Zapata Miralles.
Ero frustrato, arrabbiato: parlavo con me stesso. Lo giuro sui miei figli, la cosa che ho più cara al mondo - afferma con decisione il 33enne di Arma di Taggia. "Ho quasi 34 anni, gioco da professionista da venti, se affermo che non ho insultato nessuno devono credermi".
fognini squalificato a barcellona
L'azzurro, che vive proprio nella città catalana con la moglie e tennista Flavia Pennetta, ha subito fatto appello - inclusa la multa di 5 mila euro - nei confronti del severo provvedimento preso a seguito dello sconveniente evento. "Soldi e punti non mi interessano.
Quello che è successo mi ha macchiato l'immagine, facendomi fare una figura da cioccolataio con i miei sponsor". L'azzurro è deciso nel compiere un gesto clamoroso: "Voglio le scuse per l'enorme errore. Se il mio appello verrà rigettato metterò tutto in mano all'avvocato e chiederò all'Atp un risarcimento per gravissimi danni d'immagine. Le cavolate le ho sempre ammesse, ma questa volta ho ragione e vado dritto alla meta".
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