Da www.ansa.it
Iskenderun - Terremoto in Turchia
Ha superato gli 8.300 morti l'ultimo bilancio delle vittime del catastrofico terremoto in Siria e Turchia. In Turchia è stato confermato che 5.894 persone sono rimaste uccise, mentre 2.470 persone sono morte in Siria, per un totale di 8.364 vittime.
Si teme che il bilancio aumenterà inesorabilmente, con i funzionari dell'Organizzazione mondiale della sanità che stimano che i morti potrebbero essere fino a 20.000.
C'è un italiano che ancora manca all'appello. Si chiama Angelo Zen, ha 60 anni ed è un imprenditore veneto. "Siamo in contatto costante con la famiglia", ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
idlib rasa al suolo dopo il terremoto 1
"Manca soltanto un italiano che non siamo riusciti a contattare. Si tratta di Angelo Zen, della provincia di Vicenza, siamo in contatto costante con la famiglia". (ANSA)
Un giornalista turco, Ibrahim Haskologlu, ha raccontato a Bbc News Channel che le persone stanno inviando a lui e ad altri giornalisti video, note vocali e le loro posizioni in diretta da sotto le macerie. "Ci dicono dove sono e non possiamo fare nulla", dice Haskologlu, originario di Malatya, un'area pesantemente colpita dai terremoti di ieri, ma ora a Istanbul.
angelo zen italiano disperso in turchia
Si moltiplicano anche i salvataggi miracolosi, come quello della neonata trovata viva ancora con il cordone ombelicale attaccato alla mamma che purtroppo è morta sotto le macerie. Una madre e le sue due figlie sono state estratte vive dalle macerie dopo 33 ore ad Hatay, una delle zone più colpite dal terremoto che si è abbattuto sul sud est della Turchia. Lo rende noto Anadolu facendo sapere che mentre venivano trasportate in ospedale, il cuore di una delle figlie ha smesso di battere ma la ragazza è stata successivamente rianimata.
Secondo l'Oms il bilancio totale delle vittime potrebbe arrivare a 20.000. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato lo stato di emergenza per tre mesi nelle 10 province del sud est.
TERREMOTO IN TURCHIA
Anche in Siria la situazione è drammatica. "I bisogni sono enormi, è una catastrofe e serve tutto: servono coperte per affrontare il rigido inverno, cibo, kit igienici e beni di prima necessità". A raccontarlo, in una testimonianza audio, è il coordinatore ad Aleppo di Terre del Hommes, Najibhayat Kahale. "Quattro scuole nell'area sono fortemente danneggiate e inagibili. Altre 53 sono parzialmente danneggiate, mentre ben 16 scuole sono state ridestinate a diventare centri di accoglienza temporanei", aggiunge.
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