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    "SONO SINGLE E NON CERCO CALCIATORI" – PARLA CHIARA GIUFFRIDA, NUOVO VOLTO DELLA SERIE B HELBIZ: "STO BENE DA SOLA. SONO CONCENTRATA SULLA MIA CARRIERA. I CALCIATORI? MI FANNO LA CORTE MA BISOGNA IMPARARE A GESTIRLI CON UN SORRISO" – LA GAVETTA A SPORTITALIA E "TELELOMBARDIA" E IL PARAGONE CON DILETTA: ANCHE LEI, COME LA LEOTTA, E’ BIONDA E DI CATANIA...


     
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    Luca Uccello per “Tuttosport”

     

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    Chiara Giuffrida è cresciuta a Catania. Come Diletta Leotta. È anche alta, bionda, bella e conduce programmi sportivi. Ma la sua storia è diversa. E tanto. È cresciuta facendo il tifo per la squadra della sua città, vivendo lo stadio Angelo Massimino.

     

    «Erano gli anni in cui il mio Catania giocava in Serie A. Giocava un bel calcio». Poi l'Università a Milano. Una facoltà scelta non a caso: linguaggio dei media. Studiare per inseguire un scopo e in fondo anche il pallone. Ma cosa c'entra Chiara con l'lnter? La sua passione per questi colori è nata per lavoro. Un lavoro da hostess a San Siro alla domenica.

     

    «Perché non farlo? Mi dava la possibilità di tornare allo stadio. E partita dopo partita sono diventata interista».

     

    Una di quelle vere. Mai fatta l'hostess del Milan?

    «Mai. Sempre per l'Inter, sempre nerazzurri, Ma «è un lavoro che poi ho dovuto abbandonare quando la vita mi ha portato a fare la giornalista».

     

    Il suo grande sogno, quella che l'ha portata prima a Sportitalia, poi a Telelombardia, ora su Helbiz per parlare di Serie B. E l'Inter c’è sempre. C'è con Radionerazzurra, ci sono 'Le pagelle di Chiara”. Ascoltatele.

    chiara giuffrida matteo mammi chiara giuffrida matteo mammi

     

    Chiara ha fatto la gavetta, continua a farla. Lo fa perché «voglio essere inattaccabile. Si sente una «trequartista perché mi piace arrivare all'obiettivo. Ma voglio farlo sempre stupendo chi ho di fronte a me e non solo per l'aspetto estetico».

     

    Una giornalista che sa muoversi bene in campo, che sa liberarsi dalle marcatine troppo strette, che sa gestire il pressing e i corteggiamenti di mezza Serie A: «Bisogna imparare a gestirli con il sorriso. E lo fa sempre. Per la cronaca: Chiara è single ma non cerca nessun calciatore. Troppo scontato. «Ora sto bene da sola. Sono concentrata sulla mia carriera», e sul mercato dell'Inter.

     

    Delusa dai mancati arrivi di Dybala e Bremer?

    «Sono più delusa che non sia arrivato Bremer. Se ne parlava da mesi, valutando una possibile partenza di Skriniar. Ormai sembrava fatta...»

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    E Dybala?

    «Ho capito che non sarebbe arrivatomi momento in cui è tornato Lukaku, perché abbiamo rimesso in piedi la LuLa, un attacco devastante...»

     

    Lei si è mai sentita tradita da Liskaku?

    Da tifosa non mi sarei mai immaginata di perderlo. Ma non si può parlare di tradimento quando un giocatore non è fortemente legato alla storia della squadra. Se fosse andato via Zanetti mi sarei sentita tradita, da Lukalcu no...»

     

    Con quale sentimento ha vissuto il suo ritorno all'Inter?

     «Come una rivincita. Ma anche per lui. Lo si vede dallo spirito che ci sta mettendo. Qui c'è la sua dimensione giusta...»

     

    L'Inter è sempre la squadra favorita a vincere lo scudetto?

    «Potrebbe esserlo. Uso il condizionale. Perché guardando cosa sta succedendo sul mercato io temo molto la Juventus. Temo che la loro voglia di rivalsa di tornare a vincere possa fare la differenza. In questo momento la Juventus credo sia più favorita dell'Inter anche per un discorso di società...»

     

    E il Milan?

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    «Bisogna capire se Adli e De Ketdaere sono già dei cam-pioni. A oggi non cambio idea: la Juventus è la favorita per vincere lo scudetto che tra l'altro si è pure presa Bremer... »

     

    Il giocatore che vorrebbe vedere all’Inter a fine mercato?

    «Spero In un esterno sinistro di assoluto spessore perché la più grande per-dita abbiamo avuto oggi è quella di Ivan Perisic Un giocatore che nelle ultime due stagioni ha fatto la differenza. Secondo me sarà una partenza che peserà se non verrà sostituita a dovere».

     

    Aspettando Io scudetto, racconterà la Sene B su Helbitz.

    «È una grande possibilità che mi è stata data e che voglio sfruttare. Un primo grande traguardo, un sogno che si realizza quello condurre un programma sportivo in una stagione che per la serie B è magica...»

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    E lei cosa farà?

    «Farò le interviste pre e post partite e un approfondimento settimanale con il personaggio del momento della Serie B. L’obiettivo di Helbitz non è solo raccontare la partita ma raccontare a pieno la Serie B»

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