il salvatori 2023 il dizionario della canzone di dario salvatori

SONO SOLO (20MILA) CANZONETTE – ARRIVA “IL SALVATORI 2023”, IL DIZIONARIO DELLA MUSICA DI DARIO SALVATORI, CHE FESTEGGIA I SUOI PRIMI DIECI ANNI – “PUR LONTANO DA OGNI PARVENZA DI COMPLETEZZA, IL NOSTRO DIZIONARIO SCOVA NELLE PIEGHE DELLA STORIA DELLA CANZONE INTERNAZIONALE DI TUTTI I TEMPI, ESALTANDO I BRANI CHE RICORDEREMO PER SEMPRE MA ANCHE I TEMI DI SECONDA E TERZA FASCIA, QUELLI INGIUSTAMENTE DIMENTICATI, I SOTTOVALUTATI E ANCHE I MEDIOCRI...”

Dario Salvatori per Dagospia

 

Il salvatori 2023 - il dizionario della canzone di Dario Salvatori

Arriva “Il Salvatori 2023”, ormai giunto alla decima edizione, con oltre 20.000 schede di canzoni e per ognuna titolo, autori, anno di pubblicazione, storia e aneddoti con tutti gli interpreti che l’hanno registrata. Più un ampio commento storico-critico.

 

Canzoni di tutti i tempi e di ogni nazionalità, che vanno a formare un dizionario di una vastità enorme. La prima opera “reference” ad abbracciare l’intero ciclo della musica registrata. Un dizionario utile come strumento di consultazione ma anche un appassionante libro di lettura. Un viaggio attraverso le canzoni che hanno cambiato la nostra vita.

 

Dall’introduzione: “L’idea di un reale archivio musicale, di una library definitiva è decisamente affascinante. Chi riuscirà a farlo avrà sicuramente gloria e vasti riconoscimenti economici. Il problema è organizzare i brani, conservarli in diverse copie di backup e poi renderli accessibili online a sessanta milioni di esseri umani.

 

Ovviamente una sola copia di tutto il database non basta per tutte queste persone, ma neanche riprodurlo in sessanta milioni di copie avrebbe senso. Pagare la banda di connessione, spedire dati su internet, significa lanciarsi senza rete, ovvero attività molto costose per un’azienda digitale. Facebook non somma le culture, le separa. Milioni di utenti che stanno diventando ingestibili: comunicando con i social non si impara a conoscersi, ma a diffidare.

dario salvatori foto di bacco

 

Anche la musica, tutta la musica, vive in una situazione da dilettanti allo sbaraglio 2.0. Si è generata una nebulosa che ingloba tutto  e il vero problema è che tutti vogliono emozionare. Credono di saperlo fare e lo pretendono.  Questa dovrebbe essere l’epoca d’oro della musica: se ne produce, distribuisce e si ascolta più di quanto sia mai successo.

 

Forse questo è il perché Bob Dylan, Sting, Neil Young e Bruce Springsteen hanno deciso di vendere il loro patrimonio autoriale. Forse perché ancora non hanno estinto il mutuo? Ma lo hanno fatto tutti insieme, magari per paura di vedere il loro repertorio depauperato. Una decisione degna di Wall Street dei tempi d’oro. E’ così che devono finire le didattiche e mitologiche liriche di Bob Dylan  “amico, la risposta è nel vento”? O quelle di Springsteen difensore dei mezzadri, dell’America che “corre” ma non dimentica il passato, degli umili, dei “red neck” e soprattutto di certi presidenti?

 

dario salvatori foto di bacco

Del resto la musica pop unisce due impulsi, di solito in contrapposizione fra loro. Da una parte ci sono format, che abbinano un gruppo di canzoni a un gruppo di persone, e i cui promotori si concentrano sulla creazione di un pubblico nuovo e alla scoperta di ciò che la gente vuole ascoltare. Dall’altra parte ci sono i generi, che combinano le canzoni con gli ideali e considerano la musica come espressione artistica, dichiarazione di gruppo e coerenza nel tempo.

 

L’incorporazione dei generi da parte dei format ha avuto  un grande successo dagli anni Settanta ai Novanta, quando le categorie musicali mainstream si sono moltiplicate. Il problema era che tutti questi suoni erano controllati da un gruppo sempre più ridotto da multinazionali, a cui alla fine degli anni Novanta si è aggiunta una serie di grandi network radiofonici. Era autentica diversità o solo una simulazione?

 

BOB DYLAN

La verità è che le radio, così a lungo disprezzate dalla critica, dagli addetti ai lavori e alle volte dagli stessi ascoltatori, anche per validi motivi, hanno chiuso molte porte ma ne hanno aperte altrettante. E di fatto nella situazione attuale la radiofonia costituisce ancora il vettore più rapido per mettere in orbita i futuri successi.

 

Durante alcune delle presentazioni della prima edizione di questo libro, “Il Salvatori 2013”, l’interesse dei relatori è andato sovente al rapporto tra informazione e web. Naturalmente per informazione si intende anche un libro come questo. In pratica la domanda era: “Che bisogno c’era di raccogliere la storia di dodicimila canzoni (oggi ventimila) in un libro quando con un click si può avere lo stesso tipo di informazione oltretutto senza pagare?”.

 

neil young 5

Fra tante recensioni, articoli, presentazioni e interviste questa è stata  in assoluto la domanda che più mi ha irritato. Ma anche quella che mi ha fatto vincere molte scommesse. Già, perché erano in molti a ritenere che il dizionario fosse comunque espressione di quanto pubblicato in vari siti. Magari. Avrei faticato molto di meno e sarei stato più veloce. In realtà i principali siti contengono informazioni e dati sulle canzoni imprescindibili, i classici, soprattutto del Novecento, le hits internazionali ma pochissimo o nulla su tutto il resto.

 

bruce springsteen

Al contrario, il nostro dizionario, pur lontano da ogni parvenza di completezza, scova nelle pieghe della storia della canzone internazionale di tutti i tempi, esaltando i brani che ricorderemo per sempre ma anche i temi di seconda e terza fascia, quelli ingiustamente dimenticati, i sottovalutati e qualche volta anche i mediocri. Tutto questo senza entrare in conflitto o peggio ancora in rivalità con lo sterminato mondo della rete, che svolge a mio parere comunque un’opera di divulgazione, anche se molto spesso le fonti, la veridicità, le asserzioni, la documentazione, la competenza e la forma  italiana lasci molto a desiderare.

dario salvatori renzo arbore foto di baccoBOB DYLAN AL Newport Folk Festival CON LA CHITARRA ELETTRICA BOB DYLAN AL Newport Folk Festival CON LA CHITARRA ELETTRICA Bruce Springsteenrenzo arbore dario salvatori foto di bacco