SPIKE LEE
Silvia Bizio per “la Repubblica”
Spike Lee ha detto no. Jada Pinkett Smith vuole boicottarli. Persino la presidente dell’Academy of Motion Picture, Cheryl Boone Isaacs, si dice “delusa”. Tutti afroamericani, tutti contro le nomination degli Oscar. Per il secondo anno consecutivo i 20 candidati attori e attrici (protagonisti e non) sono tutti bianchi. Perfino tra i registi: solo il messicano Alejandro Iñárritu si distacca dal calco “wasp”.
«Non intendo mancare di rispetto ai miei amici Chris Rock, Reggie Hudlin (produttore degli Oscar, ndr) e Cheryl Isaacs né all’Academy», ha scritto Spike Lee. «Ma come è possibile che per il secondo anno consecutivo tutti gli attori candidati siano bianchi? 40 attori bianchi in due anni, nessuno di colore o diverse etnie? Non siamo capaci di recitare?».
JADA PINKETT SMITH
Lee aggiunge: «Io e mia moglie, la signora Tonya Lewis Lee, non andremo alla cerimonia quest’anno. Non ci sentiamo proprio di sostenerla con la nostra presenza. E non è una coincidenza che io stia scrivendo queste parole nel giorno in cui celebriamo il compleanno di Martin Luther King».
Nel suo discorso di ringraziamento all’Academy, solo due mesi fa, ricevendo l’Oscar onorario, Spike Lee si era dilungato nei suoi commenti sulla composizione prevalentemente bianca dell’industria cinematografica: «Noi neri non siamo ancora entrati nelle stanze dei bottoni».
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Jada Pinkett Smith, moglie di Will Smith (trascurato dall’Academy per l’interpretazione in Zona d’ombra), aveva espresso il disappunto in un tweet: «Agli Oscar la gente di colore è sempre benvenuta per consegnare premi e far divertire, ma siamo raramente riconosciuti per i nostri risultati artistici. Forse dovremmo evitare di partecipare?».
Ora torna sulla polemica con un video su Facebook: «È arrivato il momento in cui non possiamo più implorare per avere amore, riconoscimento e rispetto».
OSCAR NOMINATION
Si unisce alla discussione anche Will Packer, produttore di Straight Outta Compton, il film sulla nascita del gruppo hip hop NWA a Los Angeles: «Ai miei compagni neri arrabbiati per l’assurda mancanza di diversità dico: sono d’accordo». Packer ha lodato gli sceneggiatori (bianchi) del suo film per la loro candidatura, ma dice che gli sarebbe piaciuto applaudire Idris Elba (protagonista di Beasts of no nation), Will Smith e John Boyega ( Star Wars).
Anche il reverendo Al Sharpton, seguitissimo in televisione, nel suo sermone di giovedì sera ha citato la polemica, facendo notare che anche bianchi coinvolti in film “neri” hanno conquistato candidature, come Sylvester Stallone in Creed: «Hollywood è come le Montagne Rocciose, più vai in alto più tutto diventa bianco ».
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