1 - AUTORE STRAGE BELGRADO, 'IO PSICOPATICO CHE DEVE CALMARSI'
Kosta Kecmanovic
(ANSAmed) Il ragazzo di 13 anni che ieri ha fatto irruzione in una scuola primaria di Belgrado uccidendo nove persone e ferendone altre sette ha detto alla polizia di ritenersi "uno psicopatico che ha bisogno di calmarsi".
Lo ha detto il capo della polizia della capitale serba Veselin Milic, riferendo di alcune dichiarazioni fatte ieri dall'autore della strage nel corso dell'interrogatorio, al termine del quale Kosta K. è stato condotto in una istituzione sanitaria per la cura di minorenni.
Milic, in dichiarazioni alla tv pubblica serba Rts, ha confermato che è stato lo stesso ragazzo a chiamare la polizia informandola di quello che aveva compiuto nella scuola 'Vladislav Ribnikar' del quartiere centrale di Vracar, dove sparando con una pistola di suo padre ha ucciso otto allievi e una guardia giurata, ferendo altri sei alunni e una insegnante.
"Ha detto di essere stato preso dalla paura, dal panico e da una strana respirazione nel compiere tale crimine, e che gli era sembrato corretto chiamare la polizia", ha riferito Milic. Il capo della polizia ha aggiunto che il ragazzo, "nel colloquio in presenza di rappresentanti del Centro per i servizi sociali ha detto di essere stato ignorato da parte della società, e emarginato nelle comunicazioni e nei giochi durante le vacanze o gite turistiche". Non avendo compiuto 14 anni, Kosta K. in base alla legge serba non è perseguibile penalmente. Ieri erano stati arrestati entrambi i suoi genitori.
Kosta Kecmanovic elenco vittime
2 - BELGRADO IL KILLER BAMBINO
Letizia Tortello per “la Stampa”
Aveva disegnato tutto su un foglio A4, come un attentatore folle che pianifica la strage con cura. Questa storia agghiacciante sembra un videogame, un film dell'orrore in stile Scream. Solo che il killer, nel delirante gioco mortale costato la vita a otto adolescenti, non abita dietro uno schermo, ma a Belgrado. È un assassino in carne e ossa, non ha neanche 14 anni.
Si chiama Kosta Kecmanovic e ieri mattina, dieci minuti dopo le 8, orario di inizio delle lezioni, è entrato nella sua scuola, nel «quartiere bene» della capitale serba, per fare strage di compagni.
STRAGE IN UNA SCUOLA DI BELGRADO 7
Una carneficina a sangue freddo preparata in un mese, a casa. «Chi urla, muore», come nella celebre pellicola horror di Hollywood. «Alcuni alunni si sono finti senza vita per sfuggirgli», raccontano i genitori dei sopravvissuti. Una scena di violenza senza senso, che ancora non ha un movente e ha lasciato letteralmente sotto choc l'istituto scolastico elementare Vladislav Ribnikar del distretto di Vracar. «Una delle migliori scuole di Belgrado e del Paese», ha commentato il presidente serbo, Aleksandar Vucic.
Otto gli studenti uccisi dalla furia del baby killer, sette ragazze e un ragazzo, più il custode, il primo a cui il ragazzino armato ha sparato e che tentava invano di disarmarlo. Il bidello era un guardiano dell'ordine dipendente di una società esterna, era la mascotte della scuola, spiegano i compagni. Il suo compito era di sorveglianza.
IL 13ENNE AUTORE DELLA STRAGE IN UNA SCUOLA DI BELGRADO
Già, ma per tenere gli animi calmi tra studenti indisciplinati che non volevano rientrare in classe. Chi avrebbe mai immaginato, in una città sicura come Belgrado e in un Paese che ha introdotto norme molto restrittive sul possesso delle armi, che un pericolo così grande potesse arrivare dall'interno. Da uno degli alunni.
STRAGE IN UNA SCUOLA DI BELGRADO 6 IL 13ENNE AUTORE DELLA STRAGE IN UNA SCUOLA DI BELGRADO STRAGE IN UNA SCUOLA DI BELGRADO
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STRAGE IN UNA SCUOLA DI BELGRADO IL 13ENNE AUTORE DELLA STRAGE IN UNA SCUOLA DI BELGRADO STRAGE IN UNA SCUOLA DI BELGRADO