tommaso denis verdini
Andrea Ossino per roma.repubblica.it
Da un lato c’erano gli imprenditori che bravano gli appalti e dall’altro i funzionari Anas che ambivano a posizioni apicali. E al centro la Inver, la società di Fabio Pileri e Tommaso Verdini, che agiva sotto lo sguardo vigile del padre, l’ex parlamentare berlusconiano Denis Verdini.
Migliaia di intercettazioni, la documentazione acquisita, i pedinamenti e i verbali hanno rivelato quelle che i pm chiamano prove «evidenti». Per questo hanno chiesto e ottenuto il giudizio immediato nei confronti dei soci Inver e degli imprenditori Antonio Samuele Veneziano e Angelo Ciccotto, operativi nel settore della vigilanza e delle costruzioni.
tommaso denis verdini
Un terzo professionista, Stefano Chicchiani, ha invece deciso di patteggiare la sua pena: un anno di carcere.
Nell’indagine erano coinvolti anche due funzionari Anas e Denis Verdini, nei confronti dei quali la procura sta per concludere le indagini.
Dunque un processo ci sarà e in aula si parlerà di quel sistema che non si era fermato neanche quando la finanza ha bussato alla porta degli indagati. Inizialmente gli imprenditori si sono allontanati dal cognato del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ma qualche mese dopo hanno cambiato idea: «guarda caso stasera è arrivato l’invito a cena… guarda caso arrivano dopo che Salvini si è insediato, Eh! Che tempistica ragazzi! vergognoso!», si era lamentato lo stesso Tommaso Verdini.
woody allen's anas meme sui verdini by carli il giornalone la stampa
Gli indagati la definivano una «roba un po’ borderline», ma in realtà si tratta di un film già visto che il burocratico linguaggio del capo d’imputazione riassume così: «Il gruppo Pileri-Verdini riceve da un gruppo di imprenditori somme di denaro, camuffate sottoforma di compensi per consulenze fittizie asseritamente prestate dalla società Inver alle aziende a loro riconducibili, ovvero in contanti, allo scopo di avvicinare i dirigenti Anas, acquisire dagli stessi informazioni riservate su procedure di gara in corso di pubblicazione o di svolgimento».
Dunque gli imprenditori pagavano la Inver e l’azienda li aiutava ad ottenere commesse Anas. È qui che entrano in gioco «pubblici ufficiali che mettono a disposizione le funzioni rivestite all’interno di Anas per favorire gli imprenditori segnalati da Verdini-Pileri», dicono gli atti.
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TOMMASO VERDINI
«È emersa la figura di Federico Freni, sottosegretario al Mef, il quale in più occasione si è reso disponibile a incontrare i dirigenti di Anas su richiesta di Tommaso e Denis Verdini», si legge. [...] In molti sono stati contattati «per la conferma (dei loro fidati collaboratori ndr) in posizioni dirigenziali di Anas o per avere un ruolo apicale in Autostrade del Lazio o comunque la ricollocazione in ruoli apicali e ben remunerati di società private o di organismi di diritto pubblico”.
Le trame non sono andate a buon fine. Verdini senior è in carcere, il figlio ai domiciliari e il socio Pileri sta scontando un’insolita misura cautelare in un albergo nel cuore di Roma.
TOMMASO VERDINI TRAVESTITO DA DENIS VERDINI