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    AVVISO AI PARTITI: OGNI PROMESSA È DEBITO – MARCELLO SORGI: “DRAGHI STA CONDUCENDO LA DIFFICILE PARTITA DEI NUOVI AIUTI ALLA SUA MANIERA, SEGUENDO LA SUA BUSSOLA PERSONALE ED EVITANDO DI LASCIARSI INFLUENZARE DAI PARTITI” – “CONFERMA IL SUO ENNESIMO ‘NO’ AI PARTITI SULLO SCOSTAMENTO, CHE LASCIA IN EREDITÀ, COME QUESTIONE APERTA, AL PROSSIMO GOVERNO. E CONTEMPORANEAMENTE GETTA NELL'IDROVORA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE UNA DOZZINA DI MILIARDI. SPERANDO CHE BASTINO…”


     
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    Marcello Sorgi per “La Stampa”

     

    MARIO DRAGHI MARIO DRAGHI

    Anche se le decisioni sono rinviate alla prossima settimana, si può dire che Draghi sta conducendo la difficile partita dei nuovi aiuti alla sua maniera, seguendo la sua bussola personale ed evitando di lasciarsi influenzare dai partiti, che dopo la Lega, uno dopo l'altro, vanno allineandosi sulla richiesta di uno scostamento di bilancio, cioè di aumento del debito, per finanziare il provvedimento prima della fatidica data delle elezioni.

     

    CONTE SALVINI CONTE SALVINI

    Presentarsi alla vigilia del voto con una consistente messe di miliardi destinati a famiglie e imprese, piegate dalle conseguenze del caro bollette, è ormai l'obiettivo più o meno di tutti i partiti della ex-maggioranza di unità nazionale.

     

    Per realizzarlo Draghi dovrebbe ottenere un mandato pieno del Parlamento a Camere sciolte e presentarsi subito dopo a Bruxelles per chiedere l'autorizzazione a sforare nuovamente il tetto già troppo alto del debito pubblico. E se il primo presupposto, in condizioni di emergenza e per comune interesse elettorale dei partiti, potrebbe anche realizzarsi, sul secondo il premier non sente ragioni.

     

    mario draghi consiglio europeo mario draghi consiglio europeo

    Draghi è consapevole che i tempi di un intervento europeo sul prezzo del gas, anche in presenza di una schiarita politica, con Germania e Olanda che hanno abbandonato le loro riserve, sono destinati ad allungarsi: il vertice informale dei ministri dell'Economia del 9 settembre si limiterà a chiedere alla presidente della Commissione Von der Leyen di formulare una proposta il 14; una prima decisione concreta non arriverebbe prima del 20 ottobre.

     

    MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN MARIO DRAGHI URSULA VON DER LEYEN

    Troppo tardi per i partiti italiani che si giocano tutto il 25 settembre. Di qui la decisione del premier di varare un decreto da 10-12 miliardi, reperiti grazie agli aumenti di volume dell'Iva determinati dalla crescita dei prezzi (leggi: inflazione) e dal buon andamento, superiore alle aspettative, della stagione turistica.

     

    Quanto alla tassazione degli extragettiti delle aziende del settore energetico, dovendosi correggere l'errore nella norma che doveva regolarla, ci vorrà più tempo. Draghi in altre parole conferma il suo ennesimo "no" ai partiti sullo scostamento, che lascia in eredità, come questione aperta, al prossimo governo. E contemporaneamente getta nell'idrovora della campagna elettorale una dozzina di miliardi. Sperando che bastino.

    mario draghi conferenza stampa di fine anno 2 mario draghi conferenza stampa di fine anno 2 mario draghi. mario draghi. mario draghi ursula von der leyen mario draghi ursula von der leyen MARIO DRAGHI AL SUMMIT DI BRDO MARIO DRAGHI AL SUMMIT DI BRDO GIORGIA MELONI MARIO DRAGHI BY DE MARCO GIORGIA MELONI MARIO DRAGHI BY DE MARCO mario draghi in conferenza stampa 3 mario draghi in conferenza stampa 3

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