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    ASPETTAVANO HUGH JACKMAN, SI SONO RITROVATI IL “CAPITONE” – UN MATTEO SALVINI IN SMOKING E FASCIA CONTENITIVA IERI HA SFILATO SUL RED CARPET DI VENEZIA MANO NELLA MANO CON LA FIDANZATA FRANCESCA VERDINI (E LE SUE TETTINE RIBELLI) – UNA PRESENZA CHE HA INDISPETTITO I FAN DELLA MOSTRA (“DATECI GLI ATTORI”) E LASCIATO PERPLESSI I GIORNALISTI STRANIERI: “COSA CI FA QUI UN LEADER POLITICO IN CAMPAGNA ELETTORALE?”


     
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    Estratto dall'articolo di Giampaolo Visetti per “la Repubblica”

     

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    Dal Sacrario di Redipuglia in scarpe da ginnastica al red carpet della Mostra del cinema di Venezia in smoking nero e papillon. Matteo Salvini stavolta è in visita privata, mano nella mano con la fidanzata Francesca Verdini, sotto i flash dei fotografi (che aspettano invece Hugh Jackman), per assistere alla prima del documentario "Franco Zeffirelli, conformista ribelle", prodotto dalla compagna. Peccato che alla stessa ora, mentre in un hotel di Venezia comincia il ricevimento offerto dalla produzione, l'ambasciatore di Giorgia Meloni, Guido Crosetto, sia a cena alle porte di Treviso con oltre duecento imprenditori, decisi a saltare dal Carroccio al treno di Fratelli d'Italia.

     

    Gli ultimi sondaggi in Veneto sono da shock: Meloni oltre il 30%, oltre il doppio di Salvini, quasi 36 punti sotto le Europee di tre anni fa. «Così rischiamo - sibilano i sindaci leghisti - di finire quarti, dietro anche a Letta e Calenda, che dice di puntare al 20% ed è in arrivo a Mestre».

     

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    Non è però questa la ragione di fischi e "buu" che salgono dalla folla del Lido quando Matteo e "la Franci" compaiono radiosi sul red carpet. Dietro a loro appare anche Elisabetta Gregoraci e ai fans, da ore in attesa delle star, saltano i nervi. «Ma chi sono - chiede un quattordicenne partito da Milano con gli amici - possibile che sull'unica passerella che riesco a vedere ci siano degli imbucati?» Non proprio, ma una parte di verità c'è. Il docufilm voluto dai Verdini, con la regia di Anselma Dell'Olio, moglie di Giuliano Ferrara, è stato presentato al Casinò.

     

    Niente red carpet, da protocollo, per le opere nella sezione Classici. La produzione però insiste, non si rassegna, tenta invano l'uscita prima della proiezione. Il buco viene infine trovato a metà film.

     

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    Salvini, in sala tra la Dell'Olio e Ferrara, esce così nel buio e di corsa con Francesca, fino a raggiungere i flash. «Bel film - sorride - su un genio sottovalutato e dimenticato in patria perché non allineato al pensiero comunista. Non ho mai visto "Fratello Sole e sorella Luna" sulla vita di San Francesco: mi ha fatto venire voglia di vederlo». Pubblico e giornalisti stranieri sono sorpresi. «Cosa ci fa qui - chiede un famoso critico tedesco - un leader politico in campagna elettorale? » La visita privata non convince, gli italiani in particolare. [...]

     

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    Solidarietà solo in famiglia e appalusi meno che tiepidi anche a fine proiezione. Giuliano Ferrara sorride a chi gli chiede se convincerà Matteo a votare Pd, come ha dichiarato di voler a fare. «Sto meglio», si limita a dire dopo l'infarto di fine gennaio. Francesca, inseparabile compagna da tre anni, in giacca e pantaloni grigi vigila affinché tutto possa finire con una notte di festa sul Canal Grande. «Io però - la gela Salvini - devo vedere a che ora essere domani a Padova, dove il sindaco è di sinistra ».

     

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    Eclissati Zaia e l'intero stato maggiore della Lega. Anche perché il documentario su Zeffirelli, interessante e ben fatto, non è propriamente nordista, machista, venetista e patriottico. Esalta Firenze e il suo Rinascimento, liquida il vecchio bigottismo omofobo degli italiani, racconta la coesistenza possibile tra l'essere gay e il professarsi cattolici, torna sulla proposta zeffirelliana di pena di morte per le donne che abortiscono, spiega perché il regista scelse infine Berlusconi. «Alla fidanzata - si giustifica Salvini - è meglio non dire no». [...]

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