telecamere di sicurezza a metro berlino
Fabio Poletti per “la Stampa”
Oltre 2 milioni di occhi elettronici ci osservano 24 ore al giorno. Tante sono le telecamere per la sicurezza accese in Italia. Ogni giorno in una città media passiamo davanti a 100 di loro, ma quante siano davvero quelle installate da enti pubblici e aziende non lo sa nessuno. Si sa che la spesa per attivarle si aggira sui 400 milioni di euro, che il fatturato del settore viaggia su 1 miliardo e 700 milioni l' anno ma che solo il 2-3% dei reati viene risolto grazie alle immagini videoregistrate. Malgrado questo, nel nome della sicurezza, le telecamere si moltiplicano nelle città e nei piccoli comuni.
app per spiare dalla telecamere di sicurezza
In 8 mesi, da quando è sindaco di Almè in provincia di Bergamo, il leghista Matteo Bandera le ha quasi raddoppiate sul suo territorio che conta 5700 abitanti. Erano 43 sono diventate 70. Per non parlare dei 2 varchi elettronici all' ingresso del paese che registrano le targhe e segnalano ai carabinieri le auto rubate o non in regola con l' assicurazione.
Il sindaco Bandera assicura che i suoi cittadini sono più che soddisfatti: «I varchi in condivisione con il comune di Villa d' Almè ci sono costati 75 mila euro. Ma visto che gli ultimi governi, tra svuotacarceri e mancato controllo delle frontiere non hanno fatto niente, tocca a noi occuparci di sicurezza. Siamo rigorosi nell' osservare la legislazione sulla privacy ma i miei concittadini pensano che le priorità sono altre».
PECHINO TELECAMERE DI SICUREZZA SMOG
Ma le telecamere non sono tutto. A Latisana in provincia di Udine c' è tempo fino al 31 maggio per chiedere il finanziamento del Comune per installare un antifurto privato alla propria casa o nella propria azienda. Vanno bene anche i sistemi antiintrusione e antirapina nei negozi. La sovvenzione va dai 1000 ai 3000 euro. I soldi sono stati messi a disposizione dalla Regione Friuli che ha stanziato per questo 42 mila euro. Il sindaco Daniele Galizio sostenuto da varie liste civiche giura che il passo è assai importante: «Sono pronto ad utilizzare tutti gli strumenti che ci vengono forniti per garantire la sicurezza ai miei cittadini».
TELECAMERE DI SICUREZZA A PARIGI
Le ronde di cittadini di una volta, in camicia verde o basco nero, politicizzate o esasperate, vanno molto meno. Si sa di piccole comunità dove la sicurezza fai da te la si fa lanciando segnalazioni su Whatsapp ma alla fine la cosa che piace di più sono le telecamere. A Turano Lodigiano ci sono 35 telecamere e 1500 abitanti. A Barbata nella Bassa bergamasca 16 per 740 residenti. Fuori classifica Foppolo che ne ha 6 per poco più di 200 abitanti. Ma il comune dell' Alta Val Seriana è una rinomata stazione sciistica che accoglie oltre 12 mila turisti sotto Natale e dunque il dato finale rientra nella normalità statistica.
TELECAMERE DI SICUREZZA
Non c' è comune da Nord Est a Nord Ovest che non si sia dotato di impianti di videosorveglianza. Dove i soldi non sono troppi ci si ingegna. A Vittorio Veneto in provincia di Treviso ci sono 17 telecamere in funzione. Due sono mobili da spostare dove serve. E solo quelle sono costate nel 2015 ben 12 mila euro. A Vernazzola, uno dei borghi di Genova, dove evidentemente i fondi pubblici non garantivano un' adeguata copertura di telecamere gli abitanti e i negozianti hanno deciso di autotassarsi.
«Il Municipio in tempi di spending review non ha certo fondi da destinare alla videosorveglianza così abbiamo deciso di pagarcela di tasca nostra». Nel piccolo comune di Gottasecca in provincia di Cuneo dopo una serie di furti nelle abitazioni - si parla di qualche gioiello di famiglia e di qualche orologio di poco conto ma con grande valore effettivo - da novembre hanno messo 21 telecamere. Il costo è stato di 22 mila euro. Adesso ce n' è una ogni 7 dei 157 abitanti.