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Federico Berni per “corriere.it”

«Avete rotto i c…, state sempre sotto casa mia, andate ad arrestare i trafficanti, che qui trovate poca roba». La «sviolinata» a due agenti del commissariato di polizia di Monza, conclusa con un classico «andate a fanc…», è opera del cantautore Marco Castoldi, in arte Morgan, condannato il 23 aprile dal giudice Federica Centonze a 3 mesi (pena sospesa), per oltraggio a pubblico ufficiale. I fatti sono di quattro anni fa, sotto la casa monzese dell’ex frontman dei Bluvertigo.

Il visitatore con la coca

Due poliziotti in borghese intervengono per bloccare un cittadino uruguaiano 35enne, che era andato a trovare Morgan con in tasca tre grammi di cocaina, e arrestarlo con l’accusa di spaccio di stupefacenti (dalla quale verrà comunque in seguito assolto). Dall’altra parte del cancello, c’era proprio Morgan, sceso per andare incontro all’uomo. Era il terzo arresto nel giro di poche settimane, avvenuto all’epoca sotto casa sua, sempre nei confronti di persone con modesti quantitativi di cocaina addosso.

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Gli insulti

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«All’inizio, quando siamo intervenuti, si era ritratto, poi, quando ha compreso che eravamo poliziotti, si è messo davanti alla nostra auto di servizio, e ha cominciato ad inveire contro di noi», ha detto uno degli agenti in aula. Il tribunale, ha stabilito un risarcimento di 2000 euro ciascuno ai due agenti, assistiti dall’avvocato Monica Gnesi. Ora il cantautore, al centro di polemiche in passato per le sue ammissioni sull’uso di droga, ha 15 giorni di tempo per appellare la sentenza.

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