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Alessio Sgherza per repubblica.it
La Spagna corre veloce verso un nuovo periodo di incertezza politica, con le sinistre (socialisti più Podemos) che vincono nettamente le elezioni ma non hanno i numeri per governare e con l'estrema destra di Vox che per la prima volta entra in Parlamento.
Sono questi i verdetti delle elezioni politiche spagnole: lo spoglio è quasi concluso e le tendenze sono ormai chiare e confermano sostanzialmente quello che dicevano i sondaggi della vigilia e gli exit poll diffusi alla chiusura delle urne.
La vittoria relativa va nettamente allo Psoe di Pedro Sanchez seguito come secondo partito dal Pp, i popolari guidati da Pablo Casado, quasi raggiunti da Ciudadanos. Ma la maggioranza è un rebus: infatti né le sinistre unite né i due partiti di centrodestra (nemmeno aggiungendo Vox) raggiungono i 176 seggi necessari per governare.
La festa alla sede dello Psoe intanto è iniziata: strade chiuse, traffico tenuto a distanza e una discreta folla è già davanti alla sede del partito socialista spagnolo a Madrid.
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I dati dello scrutinio reale - che potranno ancora cambiare, ma non sostanzialmente - danno il Partito socialista di Sanchez in testa con 123 seggi, a seguire il conservatore Partito popolare con 65 seggi, terzo Ciudadanos (C's) con 57 seggi, quarto Podemos (Up) con 42 seggi e infine l'estrema destra di Vox, che entra per la prima volta al Parlamento nazionale, avrebbe 24 seggi.
L'alleanza Psoe+Up arriverebbe quindi a 165 seggi mentre l'eventuale coalizione delle destre unite (come Casado ha ipotizzato alla vigilia, ovvero Pp+C's+Vox) sarebbe ancora più lontana dalla maggioranza, fermandosi a 148 seggi.
Con questi dati un'eventuale alleanza Psoe-Up dovrebbe appoggiarsi anche al Partito nazionale basco (Pnv), Coalizion Canaria (CC) e ad altri partiti indipendentisti per racimolare i seggi che mancano. Il Pnv ottiene 6 seggi, i catalani Erc e Jxcat rispettivamente 15 e 7, i baschi di Euskal Herria Bildu 5, Coalicion Canaria 2, Compromis 1, Prc 1 e Cpm 1.
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Rispetto alle scorse elezioni, lo Psoe guadagna decine di seggi: ne aveva solo 85. Crollano come previsto dai sondaggi il Pp, che aveva 137 seggi nel 2016, e Podemos, che ne aveva 71. Per Ciudadanos è una buona affermazione, migliorando rispetto ai 32 seggi di tre anni fa e anche rispetto ai 40 del 2015.
Monasterio (Vox): "Risultato storico nelle elezioni"
Esulta il partito di estrema destra Vox, per la prima volta in parlamento e con un importante 10% delle preferenze. Tre anni fa aveva preso lo 0,2% dei voti. Un risultato clamoroso, seppure atteso visti i sondaggi degli ultimi mesi.
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Nel nuovo Parlamento si sentirà parlare "con fermezza e determinazione di unità della nazione e di libertà e uguaglianza di tutti gli spagnoli", ha commentato la presidente di Vox a Madrid, Rocìo Monasterio, che parlato di "elezioni storiche".
La Monasterio ha ringraziato i militanti e i volontari che si sono impegnati in una campagna elettorale condotta senza finanziamenti ma con "la forza della passione".
Elezioni Spagna, l'affluenza è record
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L'affluenza è stata molto alta: alle 14, primo dato sulla partecipazione, aveva votato già il 41,48% degli elettori, 4 punti in mezzo in più rispetto a tre anni fa (la seconda partecipazione più alta degli ultimi 40 anni). Alle 18 il dato era già salito a oltre il 60% (+9%).
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