Elena Dusi per “la Repubblica”
sonno
Gli italiani sono gli ultimi a svegliarsi, poco prima delle otto. A quell' ora americani, belgi e australiani sono svegli già da un' ora. Insieme agli spagnoli, d' altra parte, noi siamo gli ultimi a spegnere la luce la sera (quasi a mezzanotte). A tirare tardi come i popoli latini sono solo gli abitanti di Singapore, che però alle 7 sono già in piedi e insieme ai giapponesi sono il popolo che dorme di meno: 7 ore e 24 minuti ogni notte.
In Olanda le donne riposano quasi 8 ore e mezzo di media: il record. Ovunque d' altra parte, rispetto al sesso maschile, quello femminile trascorre sul cuscino una buona mezz' ora in più. Le spagnole, con il loro ritmo mezzanotte-otto e un quarto, sono le più tiratardi del mondo (gli uomini vano a dormire ugualmente tardi, così come i francesi, ma si svegliano oltre mezz' ora prima).
Cibo e sonno mangiare sano aiuta a dormire meglio
I fusi orari non c' entrano. Le cadenze naturali dell' alba e (soprattutto) del tramonto sono ormai slegate dalle nostre abitudini di riposo. L' andare a dormire e il risvegliarsi sono ritmi che in parte dipendono dal paese in cui viviamo. E il primo atlante mondiale del sonno è stato tracciato oggi dall' università del Michigan, che l' ha pubblicato su Science Advances.
AEROPORTI DOVE DORMIRE
Per disegnare il loro mappamondo, i ricercatori hanno sfruttato proprio uno dei nemici giurati del riposo: il telefonino. Circa 10mila di persone in tutto il mondo, abituate a viaggiare, hanno raccontato ai ricercatori le loro abitudini di riposo in cambio di consigli su come combattere il jet lag. Dai dati raccolti attraverso la app "Entrain", i matematici e bioinformatici dell' università del Michigan hanno estratto le abitudini di ciascun paese.
«La media di 7,5-8 ore potrebbe essere soddisfacente» spiega Liborio Parrino, che non ha partecipato allo studio ma è stato presidente dell' Associazione italiana di medicina del sonno e dirige il Centro di medicina del sonno dell' università di Parma.
Negli Stati Uniti le raccomandazioni mediche parlano di almeno 7 ore a notte. «Ma la tendenza a tirare molto tardi rischia di minare la qualità del riposo, soprattutto nelle cosiddette allodole ». Mentre l' ora del risveglio, un po' in tutto il mondo, è ancora in parte legata allo spuntare del Sole, spegnere la luce la sera diventa sempre più difficile. «Tv in camera, telefonate, schermi di tablet e pc. Abbiamo la tendenza pericolosa a considerare il sonno una perdita di tempo rispetto ad attività ritenute più importanti» aggiunge Parrino. «Questo rischia di renderci un popolo di sbandati.
di schiena
Molte persone che si rivolgono a noi medici per problemi di insonnia avrebbero in realtà solo bisogno di abitudini più sane». Le allodole, per esempio, ottengono i maggiori benefici andando a letto e svegliandosi presto. «Lo sforzo di restare svegli fino a tardi, magari per partecipare alla vita sociale di amici e parenti, non gli impedisce di riaprire gli occhi all' alba, avendo dormito poco» prosegue Parrino.
A spingere le proprie attività ben oltre il tramonto si inizia in genere intorno ai 18 anni, per poi tornare a ritmi più naturali intorno ai 60: un altro indizio che sono le pressioni sociali - il lavoro, oltre alle relazioni con gli altri - a tenerci in piedi oltre il limite salutare. «In ogni paese - ha spiegato il matematico Daniel Forger, uno degli autori di Science Advances - l' ora di andare a dormire è governata dai ritmi sociali, mentre quella del risveglio è legata al nostro ritmo circadiano. Questo ci porta a una perdita costante di sonno». Olivia Walch, un' altra autrice, mette in guardia: «Non ci vogliono molti giorni di mancanza di sonno per diventare simili a degli ubriachi».
il cuscino con cappuccio ideale per dormire in treno dormire schiena contro schiena
A seguire ritmi più sani, ha osservato anche lo studio, sono le persone che durante il giorno fanno il pieno di luce naturale. Quella artificiale, la sera, unita alla luminosità degli schermi degli apparecchi elettronici, inganna invece i nostri ritmi circadiani e ci spinge a pensare che il Sole non sia ancora tramontato. L' osservazione che le donne dormano più degli uomini non stupisce i medici. «È vero, ed è un altro segno di saggezza » commenta Parrino. «Il cervello femminile è più ricco, complesso, multitasking. È naturale che per ricaricarsi abbia bisogno di riposarsi di più. Dormire, fra l' altro, fa bene alle rughe e ritarda l' invecchiamento».